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Mito e attualità nelle odi pindariche per Cromio di Etna (N. 1 e N. 9)

Il significato del mito di Anfiarao e la preghiera per Etna

Già Bruno Gentili ebbe occasione di riflettere sulla complessità e, alle volte, ambiguità di alcuni eroi pindarici e, per tale tipo di esemplari mitici, parlò, con efficace coniazione, di “bifrontismo”.
Il caso di Anfiarao, che nella N. 9 riceve l’attenzione di Pindaro soprattutto in rapporto alla sua violenta presa di potere ad Argo (vv. 11-15) e alla “sicumera che gli fa obliterare i cattivi auspici” nell’intraprendere la spedizione contro Tebe (vv. 18-22), può essere ragionevolmente ascritto in questa categoria interpretativa.
La presentazione di un esemplare mitico di cui il laudandus condivide le virtù, ma non i difetti, costituisce un fortissimo motivo encomiastico, a dispetto delle incertezze che una prima e superficiale lettura poteva lasciare.
Anfiarao in quest’ode funge quindi da modello, per quanto riguarda le sue caratteristiche innate, e da anti-modello, in rapporto invece a quelle debolezze che l’hanno portato alla rovina.
Nel rievocare il castigo ultimo riservato ad Anfiarao e ad altri personaggi puniti per aver trasceso in vari modi gli umani limiti e per aver violato la legge degli dèi (basti pensare a Clitemestra ed Egisto, puniti in P. 11, 34b-37; o, soprattutto, ad Asclepio, condannato per la sua sete di guadagno e per il suo desiderio di giocare con il confine tra la vita e la morte, in P. 3, 54-60), Pindaro si fa portavoce e difensore di quel sistema di valori negato dalla loro condotta e invece condiviso dalla committenza e dal pubblico cui il poeta si rivolgeva.
Come Crotty icasticamente afferma, “the story highlights themes of injustice, treachery, and folly”.
L’ambizione e la tracotanza di Anfiarao, infatti, non esplicano soltanto il tradizionale meccanismo etico per il quale a una colpa segue necessariamente una punizione divina; il racconto mitico è intessuto di quei valori che in quest’ode hanno rilievo anche sul piano attuale e che, non a caso subito dopo la fine dell’episodio della morte di Anfiarao, vengono sviluppati dalla preghiera a Zeus per Etna. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Mito e attualità nelle odi pindariche per Cromio di Etna (N. 1 e N. 9)

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Informazioni tesi

  Autore: Elisabetta De Luca
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Lettere
  Corso: Lettere
  Relatore: Enrico Medda
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 69

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