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La fragilità dell'Unione Monetaria Europea e gli aggiustamenti del mercato del lavoro

Le riforme del mercato del lavoro e le politiche salariali nell'Europa post-crisi

La Commissione Europea ha indicato nuove misure per la ripresa della crescita economica dell'UE ed ha identificato le opportunità chiave per la ripresa dell'occupazione. Infatti la disoccupazione europea ha raggiunto livelli record e le previsioni non sono confortanti per i prossimi mesi. Ciò ha spinto la Commissione Europea a realizzare misure concrete per attuare alcuni aggiustamenti nel mercato del lavoro. Innanzitutto tali provvedimenti sono focalizzati alla creazione di lavoro dal lato della domanda, individuando per gli Sati Membri diversi modi per incoraggiare le assunzioni tramite, ad esempio, la riduzione della tassazione sul lavoro o incentivi alle imprese in fase di start-up. Inoltre sono state identificate anche le aree in cui si calcola si possano realizzare le maggiori possibilità di lavoro nel il futuro, che coinvolge aree quali: la green economy, i servizi sanitari e i sevizi Information and Technology. Si sottolinea anche il bisogno di una più forte Governance europea del mercato del lavoro, indicando ulteriori modi di coinvolgimento delle rappresentanze sia dei datori di lavoro e che dei lavoratori stessi nella definizione delle priorità.
Le prescrizioni riguardano:
1) il rafforzamento delle politiche del lavoro nazionali, per creare le giuste condizioni per la creazione del lavoro e la domanda di lavoro, così come il finanziamento di sussidi di disoccupazione affinché si crei nuovo lavoro, ed una tassazione più equa anche per agevolare la libera impresa. In particolare si calcola che entro il 2020 si potrebbero creare 20 milioni di posti di lavoro nei settori della gremì economy.
Si mira poi a sostenere il settore sanitario favorendo l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro in una prospettiva di lavoro a lungo termine, di innovazione e di maggiore professionalità.
2) Anche la comunicazione è considerata un'area chiave da riformare affinché il mercato del lavoro possa divenire dinamico ed inclusivo, e quindi più resistente ai cambiamenti. Inoltre si propone di rendere più flessibile il mercato del lavoro riducendo però la precarietà e il peso fiscale, e adottando salari più equi e sostenibili, senza incappare nella trappola dell'abbassamento dei salari per ottenere una maggiore competitività. Ciò dipende anche dalla creazione di forme contrattuali appropriate a dare maggiore sicurezza ai lavoratori. Considerando i 4 milioni di disoccupati che vengono calcolati in Europa, tale “pacchetto lavoro” vuole incentivare gli investimenti in formazione, al fine di anticipare il bisogno di competenze specifiche espresso dalle imprese.
3) Per incrementare la mobilità nel mercato del lavoro, la Commissione Europea ha indicato la necessità di rimuovere gli ostacoli agli spostamenti dei lavoratori (soprattutto dalla Bulgaria e dalla Romania), riformando anche il trattamento fiscale e pensionistico dei lavoratori d'oltreconfine sia nei diritti che negli obblighi. Spinge inoltre i paesi membri ad autorizzare il trasferimento di benefits per coloro che ricercano il lavoro all'estero per un periodo di almeno 6 mesi. Innovativo è anche il tentativo di creare una piattaforma on-line per favorire la ricerca del lavoro in tutta l'UE.
4) In fine, si prevede (ed era atteso da tempo) un rafforzamento del coordinamento e del monitoraggio delle politiche del lavoro e dei cambiamenti dei livelli salariali a livello europeo in linea con la gestione economica. Si prevede anche la creazione di un Fondo Sociale Europeo (ESF) per supportare i paesi nell'attuazione delle riforme messe in atto dai singoli governi nazionali.

Tali indicazioni della Commissione fanno parte di una nuova strategia di rilancio del mondo lavoro e della crescita da attuare entro il 2020.
Uno dei paesi chiave per il successo di questo piano è la Germania, sul cui Programma Nazionale di Riforme la Commissione Europea ha espresso alcune raccomandazioni. Si ritiene innanzitutto che la Germania sia riuscita a rimanere in linea con il medium-term budgetary objective (MTO) già nel 2012 e che stia facendo notevoli progressi nell'abbattimento del suo debito pubblico, così come previsto dal Patto di Stabilità e Crescita. Rimane però la debolezza strutturale e la vulnerabilità del suo sistema bancario.
Riguardo al mercato del lavoro, nonostante il paese tedesco registri buone performance per via dell'aumento dell'occupazione e della moderata disoccupazione, il livello dei salari non è in linea con l'aumento della produttività. Inoltre l'elevato livello delle tasse sui salari, soprattutto dovuto agli elevati contributi di assistenza sociale, determina la mancata integrazione degli stessi. Si rendono innanzitutto necessarie politiche che sostengano la transizione da forme contrattuali semplificate verso forme più stabili. infatti la recente riforma del mercato del lavoro è indirizzata ad incrementare le opportunità di lavoro in tutti i settori, migliorando il sistema didattico e rendendolo accessibile anche per i gruppi più svantaggiati. Si poi garantire, nel medio e lungo termine, l'aumento della qualità del lavoro affinché si possano mitigare gli effetti del cambiamenti economici sulla crescita potenziale. Una parte della riforma è anche indirizzata a sostenere il lavoro femminile a tempo pieno, ad esempio tramite asili e scuole a cui affidare i figli durante le ore lavorative. Mentre la riforma del sistema energetico si inserisce nel piano di abbattimento dei costi per le imprese, tramite gli incentivi all'adozione di sistemi che basati sull'utilizzo di energia rinnovabile, liberando risorse finanziarie senza ridurre i salari dei lavoratori.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La fragilità dell'Unione Monetaria Europea e gli aggiustamenti del mercato del lavoro

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Informazioni tesi

  Autore: Fabrizio De Gregorio
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli studi di Napoli "Parthenope"
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze economico-aziendali
  Relatore: Rosaria Rita Canale
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 74

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