Skip to content

Sull'Integrazione Ottimale dei Mercati Finanziari

La distinzione fra le diverse forme di rischio all’origine di una corretta composizione di portafoglio

[...] L'integrazione globale dei mercati finanziari avrebbe dovuto portare ad una maggiore stabilità finanziaria, attraverso una condivisione del rischio spalmato in tutto il mondo, grazie alle innovazioni ed ai vantaggi dati dall'evoluzione del sistema finanziario, così come discusso nel cap. 1.
Seguendo la logica dettata dalle moderne teorie di Portafoglio (partendo da Markowitz, per arrivare al Single Index Model e al Capital Asset Price Model di Sharpe) facendo riferimento alla Prospect Theory di Kaknemann-Tversky o alle moderne intuizioni sulla Cumulative Prospect Theory Bi-polare di Wu-Markle per valutare gli investimenti in condizioni di rischio ed incertezza, "la diversificazione riduce il rischio", inteso quest'ultimo come la misura in cui il rendimento effettivo di un titolo/portafoglio differisce dal rendimento atteso.
Nella terminologia economica si usa distinguere tra diverse forme di rischio: "rischio operativo", "di credito", "di liquidità", "di mercato".
In un'analisi che valuta la convenienza dell'integrazione dei mercati finanziari, è evidente che le componenti critiche del rischio saranno quella di credito, che valuta la probabilità di pagamento di un soggetto nei cui confronti si è assunta una posizione creditizia, e quella di liquidità, che si riferisce alla probabilità che si verifichino sfasamenti fra entrate ed uscite che possano compromettere la redditività dell'intermediario finanziario di riferimento.
Nel caso in cui siano le banche a correre quest'ultimo tipo di rischio si dice che si potrebbero realizzare delle self-fulfilling prophecy che di solito si manifestano con una "corsa agli sportelli" da parte dei depositanti, se si percepisce, da errate interpretazioni, che il rischio è credibile. La componente fondamentale del rischio resta ovviamente quella del "rischio di credito"; in riferimento ad esso, il contributo più famoso di Stiglitz alla teoria economica riguarda lo "screening", che insieme al "monitoring", costituiscono le tecniche usate per realizzare una «valutazione del merito creditizio» di un'operazione finanziaria.
Per spiegare quanto la diversificazione sia consigliabile basta pensare che se considerassimo portafogli composti da "pochi" titoli (il concetto è forzato volutamente, si assuma per pochi quelli acquisibili esclusivamente in un' economia domestica, ovvero escludendo la negoziabilità internazionale), questi sarebbero soggetti ad un elevato rischio, misurato da una varianza relativamente alta. Come regola generale, la varianza del rendimento di portafoglio, così come accade nella strutturazione di contratti di risk-pooling, può essere ridotta inserendo nel paniere altri titoli. La massima del "non mettere tutte le uova nello stesso paniere" è un'espressione adatta a sintetizzare il concetto. Il procedimento risulta ancor più conveniente se, oltre ad inserire titoli dall' «andamento opposto», si prendono in considerazione titoli con «distribuzione indipendente», anche se non in controtendenza. Così, ad esempio, un portafoglio ben strutturato sarà composto da titoli che, se dello stesso genere, presentano diverse configurazioni di rischio-rendimento, e da titoli il cui risultato dipende da variabili sottostanti di diversa natura, ovvero da diverse tipologie di sottostanti.
In riferimento alla gestione del rischio, il risultato dimostrato da Markowitz (1952) è l'ottenimento di un "limite inferiore di rischiosità"; questo tipo di rischiosità viene detta "sistematica o non diversificabile" perché collegata al rischio di mercato.
Da quanto appena detto si capisce come la possibilità di una riduzione della variabilità dei rendimenti, sulla quale può far leva l'innovazione finanziaria, si riduce esclusivamente a quella "idiosincratica o specifica", relativa ad un singolo titolo, se questo viene "opportunamente" combinato insieme ad altri all'interno di un portafoglio; ogni tentativo di ridurre, se non di azzerare il rischio sistematico, ad esempio per mezzo dei "meccanismi di cartolarizzazione", ha solo permesso il trasferimento del rischio (come è stato spiegato nel capitolo II).
Ancor più devastanti sono gli effetti se si considera che tali modelli matematici sono stati formulati per funzionare all'interno di un contesto di riferimento caratterizzato da mercati dei Capitali Perfetti; risulta ovvio come l'intento sia quello di fornire una guida quanto più verosimile agli investimenti finanziari, non a caso detti, in condizioni di "incertezza". Chi ha alterato faziosamente i meccanismi di mercato, facendo uso in maniera disinvolta delle nuove tecnologie finanziarie al fine di riuscire ad ottenere condizioni di arbitraggio, ha dovuto presto o tardi scontarne il prezzo.
Nella realtà, infatti, il Mercato Perfetto è solo una condizione limite a cui si può tendere, per quanto l'evoluzione finanziaria abbia contribuito ad avvicinarla in misura evidente: c'è attrito e si pagano commissioni, non sempre le informazioni sono gratuite, omogenee e rilevanti, esiste potere di mercato.
Ecco perché, senza dimenticare quanto emerso nella trattazione precedente in riferimento alle modalità con cui il sistema finanziario è entrato in crisi, si può dimostrare come, in assenza di appropriati interventi governativi, le transazioni private più profittevoli (ovvero quelle relative a rendimenti crescenti dei fattori) possono indurre ad un "rischio sistemico", smontando definitivamente le assunzioni neoclassiche su un generale rendimento decrescente dei fattori di produzione.
Questi assunti, infatti, non sono più adatti se li si attualizza, in relazione alla minore rilevanza che hanno oggi le economie di agglomerazione, e se li si contestualizza al tipo di bene di cui si sta trattando, ovvero ai prodotti finanziari largamente intesi, anche in considerazione dell'incidenza che gli stessi hanno nella formazione della ricchezza di un paese. L'effetto più eclatante della globalizzazione finanziaria è stato, per l'appunto, una forte redistribuzione finanziaria a favore dei paesi più ricchi, i quali sono anche i più sviluppati finanziariamente (con tecnologie più all'avanguardia), dove meno l'apprendimento incrementale sarebbe possibile data la presunta saturazione delle economie di scala e di scopo di cui sopra.
Tra questi, gli Stati Uniti sono stati il paese che più si è avvantaggiato dall'afflusso di capitali finanziari esteri; per mezzo di questi gli USA hanno sostenuto la ripresa economica e tecnologica, garantendosi consumi superiori alla loro capacità di risparmio.
La situazione è andata precipitando quando gli operatori finanziari non sono riusciti più ad assecondare un processo di "reinforcement", garantendo rendimenti crescenti ed aspettative dello stesso tipo, perché i valori dei titoli non avevano più alcun legame con gli assets sottostanti.
All'interno di questo quadro generale, si dimostrerà nei fatti che la piena integrazione, in termini generali, può non essere ottimale. Il risultato al quale perverremo è che una "rottura" in una parte del sistema economico può causare un "collasso globale". […]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Sull'Integrazione Ottimale dei Mercati Finanziari

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Sebastian Cortese
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Finanza
  Relatore: Tiziana Cuccia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 113

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

gestione del rischio
integrazione finanziaria
sistema finanziario internazionale
regime di cambio

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi