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Cattiva comunicazione e rischio clinico: una rassegna

Errori ricorrenti nel sistema sanitario

Ogni intervento medico comporta un certo grado di rischio, sia nella diagnosi che nella terapia. Gli errori medici più frequenti comunque, sono tutti caratterizzati da condizioni simili, così che il rischio sanitario cresce in settori particolari: nel pronto soccorso, in chirurgia, in terapia intensiva, in ginecologia.
Secondo i dati ricavati dalla rivista "Rischio sanità" (giugno 2001), in Italia, ogni anno vengono ricoverate in aziende ospedaliere circa 8 milioni di persone, di cui 320 mila (circa il 4%) vengono dimesse riportando danni e malattie causate da errori nelle cure. Per la rivista edita da "Assinform", i dati riguardanti le morti, oscillano intorno alla nefanda stima di 50 mila persone l'anno, mentre, nelle valutazioni più ottimistiche dell'"Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani", ne vengono indicate solo circa 14 mila. La verità potrebbe essere stimabile in una cifra compresa tra le 30 e le 35 mila unità, un numero che costituirebbe circa il 6% dei decessi registrati in Italia nel 2000.
Le cause principali degli errori in ambito sanitario sono di tre tipi:

• cause remote: eccessivi carichi di lavoro, supervisione inadeguata, comunicazione inadeguata tra gli operatori, scarsa competenza, presenza di stress nell'ambiente di lavoro, o recenti cambiamenti nell'organizzazione;

• cause immediate: omissione di interventi necessari, scarsa attenzione, violazioni di procedimenti clinici, inesperienza nella definizione della diagnosi, insufficiente competenza, calligrafia delle ricette illeggibile, mancanza di coordinamento;

• insufficienza dei meccanismi di controllo: fallimento di meccanismi o procedure che dovrebbero essere improntate alla limitazione delle conseguenze negative dell'errore. Nel sistema sanitario, è più che mai valida la legge per cui "se qualcosa può andare male, andrà male". Da questa constatazione dipendono vari eventi avversi che possono attuarsi in medicina:

1. Se esistono due modi per somministrare un medicinale, allora vi saranno occasioni in cui verrà somministrato attraverso un percorso scorretto.
Questa manifestazione avviene molto frequentemente nella somministrazione della vincristina, un medicinale somministrato per via intravenosa per la cura di leucemie e linfomi. In molti dei casi studiati, la vincristina è stata confusa con un farmaco simile, che viene somministrato per via intraspinale. La somministrazione del farmaco per via intraspinale, ha comportato esiti fatali nel 90% dei casi, o danni al sistema nervoso nei pazienti sopravvissuti. I fattori che contribuiscono alla confusione dei due farmaci sono: la mancanza di protocolli che vietino la somministrazione di farmaci per via intravenosa e intraspinale nello stesso giorno; la copresenza dei due medicinali negli stessi luoghi; la mancanza di attenzione nella lettura delle etichette dei medicinali e la presenza di personale inesperto.

2. Se durante un'operazione chirurgica appariranno due condotti simili, capiterà di tagliare quello sbagliato.
Un'operazione in cui si verifica spesso questo tipo di profezia, è la colecistectomia (asportazione chirurgica della cistifellea). Con la chirurgia laparoscopica, le difficoltà dell'intervento sono state notevolmente ridotte e al chirurgo rimane il compito di effettuare delle semplici incisioni per inserire la telecamera che consente l'operazione. Correntemente però, anche chirurghi esperti tagliano per sbaglio il condotto biliare principale, comportando un 20-30% di decessi e danni al fegato per i pazienti che sopravvivono. L'analisi dei casi di errore, mostra che, nel 97% dei casi, la principale causa è dovuta all'illusione di una percezione visiva molto convincente, ma tuttavia slegata dalla realtà concreta.

3. Vista la simmetria del corpo umano, vi saranno situazioni in cui verranno rimossi l'organo o l'arto sbagliato. Il verificarsi di casi di operazioni in siti sbagliati, è testimoniata dal loro raddoppio tra il 2003 e il 2006. La maggior parte degli errori comprendevano pratiche dentistiche, ma anche chirurgiche, legate soprattutto a operazioni agli arti. Per rispondere a questo tipo di errore, molto più frequente di quello che si pensa, negli Stati Uniti è stato istituito un organo per la promozione della sicurezza del paziente, il Joint Commission on Accreditation of Health Care Organizations (JCAHO), che ha richiesto al personale di sala operatoria di utilizzare del tempo per verificare l'esattezza delle conoscenze relative al paziente e per garantire una maggiore attenzione nelle operazioni da svolgere.
Ciò nonostante, gli errori relativi ai siti sbagliati, risultano essere molti di più di quelli ufficialmente riportati.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Cattiva comunicazione e rischio clinico: una rassegna

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Informazioni tesi

  Autore: Barbara Cosimo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Fabrizio Bracco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 108

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Parole chiave

sicurezza
comunicazione
scienze cognitive
medicina
sanitaria
medica
non technical skills
cattiva comunicazione
abilità non-tecniche
errori umani

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