La soddisfazione e l'insoddisfazione lavorativa nei lavoratori atipici

La precarietà lavorativa è diventata un consistente fenomeno sociale, che può provocare sentimenti di insicurezza per alcuni, mentre per altri lavoratori, ad esempio coloro che scelgono volontariamente forme di contratto a termine, possono sentirsi particolarmente sicuri circa la loro posizione, nonostante la consapevolezza della natura temporanea della loro occupazione. In altre parole, il sentimento di precarietà può variare tra gli individui anche se si trovano nella stessa situazione, infatti le loro reazioni possono differire in base alla percezione del rischio del posto di lavoro. Pertanto, la percezione di precarietà si riscontra laddove la perdita del lavoro è involontaria (Greenhalgh e Rosenblatt 1984).
Tuttavia, l'insicurezza lavorativa, come anticipato nel precedente capitolo è una condizione soggettiva, in cui l'individuo sperimenta una minaccia di perdere il posto di lavoro unitamente a un'incapacità percepita di resistere a tale minaccia. Una situazione di insicurezza si rivela principalmente qualora l'appartenenza allo status più svantaggiato ed insicuro, cioè quello di lavoratore atipico, non sia transitoria (ad esempio durante le fasi di entrata o uscita dalla vita attiva), ma persistente. Ne consegue che la percezione di insicurezza sul lavoro può avere delle conseguenze negative sia per il lavoratore sia per l'organizzazione. Infatti, la percezione di precarietà del lavoro è associata a ridotti livelli di soddisfazione sul lavoro. Ashford et al. (1989) hanno dimostrato che i dipendenti che si sentivano insicuri sul loro futuro occupazionale erano più insoddisfatti della loro occupazione rispetto a coloro che percepivano la loro situazione lavorativa futura come più sicura.
L'insicurezza lavorativa consiste in un potente stressor, che come vedremo è capace di ledere la salute psicologica del lavoratore atipico, sino a fargli vivere una condizione di insoddisfazione esistenziale. La percezione dell'insicurezza circa l'occupazione futura nell'organizzazione può far si che il dipendente sia meno incline a restare nell'organizzazione.