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Stima della vulnerabilità sismica con metodo edilizio e urbanistico: Conza della Campania (AV)

Esposizione sismica

Con il termine esposizione sismica si intende “l’estensione, la quantità, la qualità dei diversi elementi antropici che compongono la realtà territoriale (popolazione insediata, edifici, sistemi di infrastrutture, ecc.), le cui condizioni e/o il cui funzionamento possono essere danneggiati, alterati o distrutti da un evento sismico”.

Nell’ambito di una procedura di valutazione del rischio sismico di un’area, l’analisi dell’esposizione sismica rappresenta il secondo passo fondamentale dopo lo studio sulla pericolosità. Con lo studio dell’esposizione infatti si mette in evidenza la quantità e l’estensione di tutti gli elementi antropici a rischio che, ricadendo in un ambito territoriale di accertata pericolosità, possono essere suscettibili di danneggiamento per effetto del sisma.

I principali elementi a rischio presi in esame nell’analisi dell’esposizione sono ovviamente le persone, che possono rimanere uccise o ferite, o comunque trovarsi in condizioni disagiate. Quindi la prima categoria a rischio da studiare è senza dubbio la popolazione; successivamente verranno prese in considerazione altre due categorie: i manufatti e i beni.

In generale, popolazione, manufatti e beni si distribuiscono sul territorio in maniera non uniforme: l’analisi dell’esposizione tende a valutarne i diversi livelli di concentrazione. Tanto più alta sarà la concentrazione degli elementi a rischio in una determinata area del territorio studiato, tanto maggiore sarà il livello di esposizione sismica di quell’area. In ogni caso, per compiere una valutazione più corretta, l’analisi dell’esposizione non dovrebbe essere legata esclusivamente al numero di elementi a rischio concentrati in una certa area: è fondamentale anche valutare l’importanza della funzione che esplicano nel sistema territoriale di una area vasta.

Per quanto riguarda i manufatti, con questo termine si intendono tutte le opere realizzate dall’uomo nell’ambito territoriale di studio ed in particolare: gli edifici, analizzati dal punto di vista funzionale e non strutturale, le infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie, porti, aeroporti, ecc.) e tutti gli altri sistemi a rete (condotte del gas, reti idriche, fognarie, elettriche, telefoniche, ecc.). Particolare attenzione deve essere rivolta a tutti gli elementi strategici distribuiti sul territorio, fondamentali in una situazione di emergenza per garantire soccorso e servizi di assistenza: complessi ospedalieri e sanitari, strutture della popolazione civile, caserme della forza pubblica, ma, anche, il sistema dei trasporti, indispensabile ed insostituibile per consentire ai soccorsi l’accesso alle aeree colpite dal sisma.

Per quanto riguarda invece la categoria beni si deve valutare l’esposizione sismica di tutte le risorse necessarie per lo svolgimento delle normali attività dei sistemi antropici distribuiti sul territorio studiato. Si fa riferimento in particolare a tutte le sorgenti energetiche (ad esempio centrali elettriche), alle materie, alle merci di produzione e di scambio.

Fermo restando l’importanza, nell’ambito di una analisi di esposizione, delle categorie manufatti e beni, la tematica di maggiore rilievo e che necessita di ulteriori approfondimenti metodologici è senza dubbio quello della popolazione.

La categoria popolazione, infatti, può essere considerata semplicemente da un punto di vista “statico” con riferimento alla residenza nel territorio studiato, oppure anche come soggetto “dinamico” nell’ambito delle attività socio-economico dell’area. In quest’ultima ottica può essere molto importante considerare la popolazione come una entità in movimento all’interno del territorio: basti pensare ai quotidiani spostamenti casa-lavoro o casa-studio. Solitamente questi tipi di spostamenti tendono a concentrare la popolazione in località ad elevatissima densità, come quartieri amministrativi o commerciali dei centri urbani. Le variazioni della distribuzione della popolazione sul territorio vanno quindi senz’altro riferite alle 24 ore della giornata tipo, ma non bisogna neppure trascurare, specialmente in località di tipo prevalentemente turistico, i cambiamenti che si hanno di stagione in stagione.

L’analisi dell’esposizione dovrà, dunque, evidenziare e fare emergere le diverse parti funzionali di un territorio e la diversa distribuzione di popolazione ed attività all’interno dei diversi periodi di tempo, valutando in primo luogo gli spostamenti pendolari casa-lavoro e, dove esistessero, quelli stagionali o periodici.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Stima della vulnerabilità sismica con metodo edilizio e urbanistico: Conza della Campania (AV)

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Informazioni tesi

  Autore: Bruno Verazzo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Seconda Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria civile e ambientale
  Relatore: Salvatore Losco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 164

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