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Il contratto di apprendistato

Definizione e caratteri del contratto di apprendistato

Ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del D.Lgs. n. 167/201 (noto come Testo Unico sull'apprendistato), l'apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani. Da tale definizione legislativa, pertanto, è possibile evidenziare alcuni caratteri tipici dell'istituto, già noti agli operatori del diritto, quali l'essere un contratto:
a) di lavoro subordinato;
b) a tempo indeterminato;
c) a causa mista.

Pur non essendo esplicitato nel Testo Unico, quindi la natura subordinata e l'applicabilità all'apprendistato della disciplina comune del rapporto di lavoro subordinato (laddove compatibile), non sono mai state messe in discussione, ritenendosi, anzi, che sia proprio l'inserimento stabile ed organico dell'apprendista nella struttura dell'imprenditore il principale discrimen tra l'istituto in questione ed il tirocinio. Quanto al secondo requisito, l'apprendistato è, inoltre, un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. La precisazione legislativa in ordine alla durata indeterminata del rapporto di lavoro dell'apprendista è da ritenersi opportuna soprattutto alla luce della diffusione che ha avuto, in passato, l'opinione secondo la quale il contratto di apprendistato sarebbe un contratto a termine, sia pur sui generis. Tale orientamento, tuttavia, non ha mai trovato alcun riscontro normativo; anzi, l'articolo 10, c. 1, del Decreto Legislativo n. 368/2001, disciplinante il contratto a termine, ha espressamente escluso dal proprio campo di applicazione i rapporti di apprendistato.

Nonostante il volere del legislatore di conferire all'istituto un carattere di stabilità, la disciplina presenta, rispetto all'ordinario rapporto di lavoro a tempo indeterminato, una particolarità consistente nella possibilità che il rapporto possa essere risolto alla scadenza del periodo formativo (art. 2, lett. m), T.U. Apprendistato).

Quanto all'ultimo requisito del rapporto di lavoro in esame, rappresentato dalla causa mista, é opportuno rilevare come al normale schema causale del lavoro subordinato, consistente nello scambio tra prestazione di lavoro e retribuzione, viene ad aggiungersi l'obbligo del datore di lavoro d'impartire al lavoratore la necessaria formazione per acquisire competenze professionali adeguate al ruolo ed alle mansioni per cui è stato assunto (come si evince, testualmente, dal primo comma, articolo 1 del T.U. Apprendistato).

L'apprendistato deve intendersi, quindi, alla stregua di uno strumento privilegiato per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, ovvero per il reinserimento di lavoratori temporaneamente espulsi dal ciclo produttivo. Tuttavia l'aspetto formativo ha e deve mantenere una valenza preminente. La formazione, pertanto, non può essere considerata un semplice elemento accessorio e/o eventuale né, tanto meno, un mero adempimento burocratico da assolvere, costituendo, al contrario, la funzione stessa dell'istituto dell'apprendistato.

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Il contratto di apprendistato

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Informazioni tesi

  Autore: Romualdo Fragomeno
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Raffaele De Luca Tamajo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 198

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