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Recepimento italiano della Direttiva 78/660/CE e prospettive di evoluzione in base al disposto della Direttiva 2013/34/UE in materia di redazione del bilancio d'esercizio

Le scelte del legislatore italiano e rationes della misura italiana di attuazione

L'adozione del D.Lgs. 127/1991, in attuazione della Direttiva 78/660/CEE, avvenne con notevole ritardo e portò quindi all'inserimento nel panorama normativo italiano di disposizioni che già avevano risentito della necessità di ulteriori aggiustamenti, determinata dalla dinamicità che caratterizza i fenomeni socio-economici che le stesse norme avrebbero dovuto regolare.
Difatti, alcune direttive successive hanno, nel tempo intercorso, modificato ed integrato quanto disposto dal testo originario della Direttiva 78/660/CEE.
In ragione di quanto disposto dall'articolo 2 della Quarta Direttiva, con il D.Lgs. 127/1991 venne sostituito il precedente articolo 2423 del Codice Civile e fu stabilito che gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa. Con tale previsione il legislatore italiano riesce quindi a rispondere implicitamente alla previsione dell'articolo 2 della Direttiva, recependo la disposizione in base alla quale i tre documenti contabili sono inscindibili e solo insieme possono comporre ciò a cui la legge si riferisce con il termine “bilancio d'esercizio”. Di conseguenza, si può affermare che l'obbligo di redazione dei due documenti aggiuntivi (Conto Economico e Nota Integrativa), il cui contenuto precedentemente non era regolamentato, abbia senza dubbio contribuito in modo significativo ad aumentare la potenzialità informativa dei bilanci redatti in base a tali disposizioni.
Inoltre, venne inserita nel contesto letterale dell'articolo 2423 la clausola generale che ancora oggi guida i redattori del bilancio: il bilancio deve essere redatto con chiarezza e rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico d'esercizio. Invero, sebbene la formulazione richiesta dalla Quarta Direttiva risulti diversa, il legislatore del '91 appare essere riuscito comunque a raggiungere, nella sostanza, quanto richiesto dal testo normativo europeo, andando addirittura oltre, facendo permeare nel testo le evoluzioni dottrinali in materia che, nel lasso di tempo intercorso tra Direttiva e attuazione, si erano sviluppate. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Recepimento italiano della Direttiva 78/660/CE e prospettive di evoluzione in base al disposto della Direttiva 2013/34/UE in materia di redazione del bilancio d'esercizio

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Informazioni tesi

  Autore: Paolo Burattin
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Scienze Manageriali
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Ugo Sostero
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 41

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direttiva 2013/34/ue
direttiva 78/660/ce

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