Skip to content

La persistenza della memoria: il diritto all'oblio nell'era digitale

I nuovi sistemi per la tutela dei dati e i nuovi strumenti per dimenticare

In attesa che il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati personali sia approvato in maniera definitiva, si tenteranno qui di proporre alcune soluzioni giuridiche e tecniche atte a garantire la tutela degli individui e finalizzate al ripristino di quell’oblio che le nuove tecnologie sembrano aver cancellato.

Abbiamo constatato come uno dei problemi emersi dalla disciplina sulle procedure di rimozione, proposte dalla Corte di Giustizia nel caso Google Spain, sia il mancato coinvolgimento nel processo decisionale dei gestori dei siti fonte dei dati. Ebbene una possibile soluzione a tale limite si può individuare nella normativa statunitense sul diritto d’autore ed in particolare nella procedura notice and take-down. In tale procedura quando il proprietario del diritto d’autore ravvisa un contenuto che ritiene lesivo, notifica al provider, attraverso un documento non dissimile a quello utilizzato da Google per il diritto all’oblio, la richiesta di rimozione del materiale contestato.

Non appena ricevuta la notifica il provider, che opera attraverso un agent, rimuove preventivamente il contenuto oggetto di ricorso e informa l’autore del materiale dell’avvenuta cancellazione. Quest’ultimo può a suo volta contro-notificare la comunicazione al provider ed opporsi alla rimozione del contenuto. A questo punto l’istante può desistere dalla sua azione nei confronti dell’autore del materiale (ed in tal caso il provider provvede alla ripubblicazione del contenuto) o portare la questione all’Autoritâ competente, la Federal District Court. La procedura notice and take-down, seppur concepita per la tutela del diritto d’autore, sembra poter offrire alcuni spunti anche per le procedure di rimozione prodotte in relazione alla protezione dei dati personali. Innanzitutto tale procedimento realizza nel processo decisionale quel coordinamento e quel contradditorio fra le varie parti in gioco che manca nel sistema individuato dalla Corte di Giustizia.

In secondo luogo, al contrario del sistema di rimozione ideata dai motori di ricerca, il notice and take-down procede secondo fasi ben definite sia dal punto di vista strutturale che da quello temporale. Infine, attraverso il copyright misrepresentation, la procedura sul diritto d’autore elude il rischio di abuso da parte dei ricorrenti che, nel caso di notificazioni false, dovranno rispondere al provider del proprio comportamento e potranno incorrere in pesanti sanzioni.

La seconda soluzione che si vuole proporre affronta l’altro limite manifestato dal sistema previsto dalla Corte di Giustizia: l’affidamento ad un privato, il motore di ricerca, del bilanciamento degli interessi costituzionalmente garantiti e contrapposti nel processo di rimozione dei dati. Ciò che si prevede è che l’interessato si rivolga al motore di ricerca per richiedere la cancellazione dell’informazione e che quest’ultimo si limiti ad una semplice sospensione della visibilità del dato contestato, comunicando tale azione al gestore del sito sorgente. All’avvenuta sospensione, l’interessato entro un tempo determinato (ad esempio 30 giorni oltre i quali l’istanza deve ritenersi nulla) deve rivolgersi all’Autoritâ nazionale sulla protezione dei dati personali per ottenere la permanente rimozione dell’informazione oggetto di ricorso. A questo punto ê l’Autoritâ a dover vagliare il caso, a valutare il corretto bilanciamento degli interessi in gioco (protezione dei dati versus diritto all’informazione) e, nell’eventualitâ dell’accoglimento della richiesta, a scegliere di agire solo sul sito sorgente o di imporre, nei casi più gravi, anche al motore di ricerca la rimozione del dato.

Le soluzioni prospettate sin qui rispondono perlopiù ad un ambito giuridico e intervengono per permettere al singolo individuo di correggere ex post eventuali lesioni della protezione dei dati personali e della privacy storica. I sistemi proposti da Victor Mayer-Schönberger invece si basano maggiormente sugli aspetti tecnici della rete e tentano di offrire una serie di strumenti finalizzati alla tutela dei dati personali e al ripristino dell’oblio.

Per la prima soluzione tecnica fra quelle offerte dallo studioso austriaco ci torna in soccorso il diritto d’autore. Allo scopo di minimizzare il rischio della condivisione sul web di copie pirata dei contenuti originali, le aziende produttrici hanno realizzato un sistema tecnico: il DRM (digital rights management). Tale strumento abbina al materiale prodotto una metainformazione che identifica i soggetti legittimati a disporne e le modalità della sua fruizione. Ipotizzando che i principi alla base del DRM possano essere utilizzati anche nell’ambito della tutela dati, Victor Mayer-Schönberger immagina un sistema nel quale alle informazioni personali siano associati metadati che specifichino chi le può utilizzare e a quale scopo. Una soluzione di questo tipo garantirebbe piena protezione a livello globale (anche in nazioni dove la tutela dei dati è limitata), ma incontra una serie di ostacoli di natura pratica.

Innanzitutto sui sistemi di sicurezza: molti sono i metodi che aggirano il DRM e ne violano i contenuti. In secondo luogo sull’attuabilitâ del suo funzionamento: il DRM prevedrebbe infatti che sia l’utente stesso a porre le condizioni di utilizzo dei suoi dati. Un’attivitâ per la quale si richiedono competenze informatiche che spesso l’individuo non possiede.

A tali limiti cerca di porre rimedio la seconda e ultima delle soluzioni proposte da Victor Mayer-Schönberger: una data di scadenza per le informazioni. Secondo lo studioso austriaco, per ogni documento prodotto e per ogni dato personale che i provider trattano, l’utente dovrebbe scegliere una data di scadenza oltre la quale l’informazione deve essere cancellata. Ad intervenire sulla rimozione uno specifico software, le cui modalità di funzionamento dovrebbero essere disciplinate da una norma giuridica. Molti sono i punti a sostegno di tale soluzione: una data di scadenza dei dati spinge gli individui a valutare l’utilitâ e la qualitâ del dato, potrebbe incontrare il favore dei provider che limiterebbero così il rischio di trattare informazioni obsolete e non più utili per i propri scopi (ad esempio in ambito pubblicitario) e risulta di più semplice attuabilità rispetto al sistema DRM.

In definitiva le soluzioni giuridiche e tecniche che abbiamo avanzato, pur incontrando alcuni limiti evidenti, possono proporre spunti interessanti per affrontare più efficacemente le conseguenze che le tecnologie digitali producono sulla protezione dei dati personali e sulla tutela del diritto all’oblio.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La persistenza della memoria: il diritto all'oblio nell'era digitale

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Francesco Santucci
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze Politiche, Sociali, della Comunicazione
  Corso: Editoria multimediale e nuove professioni dell'informazione
  Relatore: Maria Romana Allegri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 111

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi