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Rilievo su banco a rulli del comportamento emissivo di un veicolo commerciale con motore ad accensione per compressione

La procedura RDE (Real Driving Emissions)

Le analisi dei dati ottenuti dalle prove di omologazione in laboratorio hanno dimostrato che i veicoli omologati secondo le norme dell'UE in vigore oggi, generano, durante la guida su strada, emissioni nettamente superiori a quelle dichiarate. Per questo motivo si è sentita l’esigenza di introdurre delle prove effettuate direttamente in strada. Il 10 novembre 2015 il Consiglio ha dato il via libera all'adozione del primo pacchetto di norme sulle prove delle emissioni reali di guida (RDE) destinate a misurare le emissioni di inquinanti dei veicoli leggeri.

La rivoluzione della procedura RDE è caratterizzata sicuramente dai test effettuati direttamente su strada con rilevatori portatili (PEMS) equipaggiati direttamente sul veicolo in prova. Si prevede, almeno nella fase iniziale, di adottare questa nuova procedura solo col fine di controllare i valori delle emissioni. Tuttavia gli enti governativi mirano all’adozione della procedura RDE anche in fase di omologazione.

L’uso di sistemi PEMS oggi è regolato da un protocollo di test per l’Europa (Norma 582/2011, Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L. 167 del 25/06/2011), che contiene linee guida dettagliate per quanto concerne la strumentazione da usare, la preparazione del veicolo, l’installazione della strumentazione, le procedure prima di effettuare un test, i percorsi di test da effettuare e la verifica dei risultati.
I dati generati da un ciclo effettuato su strada e non su un banco a rulli possono essere davvero molto diversi, così come le condizioni di guida riscontrate. Nella figura 2.29 vengono stimate le accelerazioni di un veicolo, in funzione della velocità media, registrate durante un ciclo NEDC, durante una prova su strada su un ciclo reale e durante un ciclo random effettuato sul banco a rulli.

Appare evidente come il ciclo NEDC copre un range molto limitato di accelerazioni all’interno dell’intero spettro (evidenziato con i punti in nero nel grafico). Invece le accelerazioni dei “Random Cycle” riescono ad approssimare meglio le condizioni reali di guida. Infine i risultati registrati in test su strada (rural-motorway) rappresentano, come previsto, la quasi totalità dello spettro di accelerazioni.

Tuttavia anche i test su strada effettuati secondo la procedura RDE mostrano dei limiti. I test eseguiti in laboratorio, infatti, al contrario di quelli effettuati su strada, garantiscono una maggiore riproducibilità e ripetibilità dei risultati e delle procedure che possono essere eseguite quasi sempre nelle stesse condizioni.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Rilievo su banco a rulli del comportamento emissivo di un veicolo commerciale con motore ad accensione per compressione

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Informazioni tesi

  Autore: Vincenzo Verrone
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2014-15
  Università: Seconda Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria meccanica
  Relatore: Andrea Unich
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 141

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