Skip to content

I versi dimenticati: uno studio sulla poesia della prima Deledda

I componimenti lirici sardi: mutus, mutettus, battorinas

Le più antiche attestazioni in materia di mutos e mutettu sono costituite dalle preziose annotazioni manoscritte e a stampa di un dimenticato erudito del Settecento, l’abate Matteo Madau. Le annotazioni del Madau rimasero ignorate per tutto il periodo romantico delle ricerche di poesia popolare in Sardegna e per buona parte di quello positivistico. Nelle Armonie dei Sardi, l’operetta che il Madau pubblicò nel 1787, il termine ha valore specifico di denominazione di un tipo metrico ben caratterizzato e designa

quelle sarde rime di verso settenario che hanno una sola stanza, ora di quattro, ora di sei ed ora d’otto versi, nella rima de’ quali si serba quest’ordine: se la strofa è di quattro versi, i primi due corrispondono agli altri due; se di sei versi, i primi tre cogli altri tre; se […] d’otto versi, i quattro primi agli altri quattro.

Le caratteristiche essenziali comuni ai due tipi metrici sono dunque l’uso esclusivo del settenario e la divisione del componimento in due parti, note come isterria e torrada, all’interno delle quali i versi non devono mai rimare tra loro. Anche se il Madau, nella sua descrizione, non tenne conto delle differenze esistenti tra mutu e mutettu e non attribuì neanche un diverso valore di designazione della seconda tipologia lirica rispetto alla prima, tuttavia è interessante il fatto che egli documenti oggettivamente tali differenze negli esempi singolarmente precisi che offre.

I componimenti raccolti sono spesso indicati come femminili: erano generalmente improvvisati dalle donne. Nelle Tradizioni popolari di Sardegna leggiamo che i mutos erano

canti d’amore, messaggi spesso velati, talvolta espressi chiaramente, che la ragazza indirizzava al suo amato. In genere si cantavano nelle lunghe sere d’estate, durante il lavoro nei campi o lungo ruscelli dove si andava a fare il bucato. La melodia del mutu è un po’ triste perché assai spesso esprime desideri inappagati, irraggiungibili, specie se l’amore era indirizzato a un giovane di condizione sociale diversa. Era ben raro trovare dei mutos osceni, a meno che l’autore non fosse un uomo, magari un corteggiatore respinto che, con una composizione tutt’altro che galante, volesse vendicarsi della persona cui era indirizzato.

Per Bellorini, che aveva raccolto oltre settecento mutos, pubblicati nel 1893, «i mutos, a Nuoro almeno, sono per lo più cantati dalle donne […]. Le donne cantano i mutos mentre attendono alle faccende domestiche o ai lavori agricoli […]. Gli uomini, per lo più, disprezzano i mutos». Bellorini specificava che dal discorso sulla femminilità dei mutos andavano esclusi i contrasti in poesia che a suo giudizio erano «pochi e poco conosciuti. Per lo più anche chi ne conosce ad uno ad uno tutti i mutos che lo compongono, non sa dirvi se costituiscono un tutto unico o no». Il Bellorini aveva compreso un aspetto importante e caratteristico dei canti sardi: la spontaneità. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

I versi dimenticati: uno studio sulla poesia della prima Deledda

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Valentina Mascia
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Sassari
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filologia, Industria culturale e Comunicazione
  Relatore: Marco Manotta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi