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I risultati economici e giuridici della programmazione europea OCM vino ed il caso Assovini Sicilia

La riforma della PAC 1308/2013

Nel dicembre 2013 è intervenuta una nuova riforma dell’intera OCM, la quale abroga la precedente norma, il Reg. CE n. 1234/07. Questa è formalizzata con il Reg. CE n. 1308/13 ed ha tre obiettivi: la produzione alimentare efficiente, la gestione sostenibile delle risorse naturali e del clima, lo sviluppo equilibrato delle zone rurali nell’insieme del UE, inserendosi a pieno titolo nell’ambito del più ampio processo di revisione dell’intera Politica Agricola Comune (PAC).

Questa nuova normativa Unica recepisce al suo interno tutte le norme precedentemente emanate nel corso degli ultimi anni per tutti i settori agricoli ed a queste fornisce un quadro più snello e di più facile applicazione. Il nuovo Regolamento mantiene la struttura che caratterizzava quella precedente ma operandovi una sostanziale rinumerazione e collocazione, visto che se ne era appesantita la gestione a causa della collocazione dei vari articoli e del loro elevato numero.

Per quanto riguarda i prodotti vitivinicoli la riforma del 2013 modifica solo alcuni aspetti della normativa precedente, sostanzialmente mantenendone l’impostazione del 2008. In linea con la precedente normativa il 31 dicembre 2015 è terminato il sistema dei diritti d’impianto di nuovi vigneti per entrare in vigore, ed è questa una novità, dal 1 gennaio 2016 il meccanismo delle “Autorizzazioni”. Questo prevede che dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2030 l’impianto o il reimpianto di nuovi vigneti è subordinato al rilascio di un’apposita autorizzazione (gratuita ed esercitabile entro 3 anni, pena sanzioni amministrative efficaci e dissuasive) da parte di ciascuno Stato Membro, che corrisponde ad una specifica superficie espressa in ettari collocata in un dato luogo. Vengono definiti tre strumenti operativi nelle mani degli Stati Membri.

* la possibilità di incrementare la superficie vitata entro il limite massimo dell’1% per Stato Membro l’anno oppure riservando l’incremento alle zone vocate alla produzione di vini DOP e IGP.
* Le richieste di autorizzazioni se sono maggiori della disponibilità vengono selezionate in base a criteri oggettivi e non discriminatori.
* L’autorizzazione al reimpianto è prevista come automatica per quei produttori che hanno estirpato sempre in un dato territorio ma non sono trasferibili.

Per quanto riguarda i programmi di sostegno le misure previste sono: Promozione sui mercati dei Paesi terzi – Ristrutturazione e riconversione dei vigneti – Vendemmia verde – Fondi di mutualizzazione – Assicurazione del raccolto – Investimenti – Innovazione – Distillazione dei sottoprodotti.

La nuova misura “Innovazione” prevista all’art. 51 del Reg. CE n. 1308/13 OCM Unica è destinata agli investimenti materiali o immateriali destinati allo sviluppo di nuovi prodotti, trattamenti e tecnologie. Il sostegno è diretto ad aumentare le prospettive di commercializzazione e la competitività dei prodotti vitivinicoli dell’Unione e può includere il trasferimento di conoscenze (brevetti). I tassi di aiuto consentiti sono gli stessi previsti per la misura “Investimenti”.

La misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” viene estesa anche alle azioni di informazione e promozione negli Stati Membri, al fine di sensibilizzare i consumatori sul consumo responsabile di vino, nonché sui sistemi di denominazione di origine e delle indicazioni geografiche.
La misura “Distillazione di crisi” viene abrogata ma viene concessa l’autorizzazione ad attuarla agli Stati Membri che lo riterranno opportuno (entro limiti prestabiliti), attraverso fondi nazionali, in conformità alle regole in materia di aiuti di Stato.

Infine anche se di importanza minore vi sono norme che disciplinano una maggiore differenziazione tra i vini DOP E IGP, e norme che riguardano gli organismi interprofessionali riconosciuti dallo Stato, ai quali viene attribuita l’efficacia delle loro decisioni, quelle che soddisfano un interesse generale, anche a coloro che non ne fanno parte e di conseguenza questi sono tenuti a corrispondere un importo finanziario uguale a coloro che ne fanno parte.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I risultati economici e giuridici della programmazione europea OCM vino ed il caso Assovini Sicilia

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Informazioni tesi

  Autore: Dario Fiorenza
  Tipo: Tesi di Master
Master in Manager delle Aziende del Settore Vitivinicolo
Anno: 2016
Docente/Relatore: Sebastiano Torcivia
Istituito da: Università degli Studi di Palermo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

FAQ

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