Skip to content

L'analisi posturale e la pedana stabilometrica-propriocettiva

Pedana Stabilometrica

L’importanza della stabilometria
Non è definibile una postura “buona” ed una postura “cattiva” in modo oggettivo, ossia valida per una data popolazione di soggetti. È più corretto parlare di postura funzionale o disfunzionale: la prima è caratterizzata dall’assenza di alterazioni del tono muscolare, tensioni anomale o asimmetrie a livello muscolare e articolare, ma bensì è delineato da equilibrio e simmetria nelle catene muscolari e articolari, quindi il soggetto non presenta dolori; la postura disfunzionale, invece, è caratterizzata dalla presenza di tensioni muscolari anomale o asimmetrie che provocano nel soggetto dolore o fastidio, inoltre è presente un disequilibrio e asimmetria a livello delle catene muscolari e articolari. (Scoppa, 2002)

Ricordiamo che non esiste una postura standard che sia definibile per ciascun individuo, ma esistono un infinità di posture che il soggetto può assumere per espletare al meglio le proprie attività motorie, statiche o dinamiche, con la massima stabilità, la massima economia, ossia il minor dispendio energetico ed il minor stress sulle proprie strutture anatomiche.
La statica riguarda le condizioni di equilibrio del corpo, che grazie al sistema tonico posturale e attraverso la sua modulazione ci permette di mantenere una posizione di equilibrio. Essa sta alla base del movimento, condiziona tutti i gesti dinamici ed è il punto di partenza per qualsiasi evoluzione. Il corpo umano non presenta un equilibrio perfetto, la sua posizione varia continuamente attraverso oscillazioni antero-posteriori e latero-laterali.

Per studiare questi movimenti oscillatori è bene prendere in considerazione un sistema di riferimento di coordinate spaziali e temporali in modo da quantificare attraverso dati numerici questi movimenti.
La stabilometria è stata introdotta per misurare e studiare la stabilità posturale determinata dalla posizione del centro di massa ed i diversi movimenti del corpo umano che vengono messi in atto per mantenere il corpo in equilibrio, come le oscillazioni posturali che avvengono spontaneamente per la ricerca dell’equilibrio e studiare alcuni parametri di valutazione relativi alla postura ortostatica che intervengono attraverso l’applicazioni di stimoli. Il centro di massa (COM) è il punto in cui idealmente viene concentrata tutta la massa di un corpo, viene rappresentato da una proiezione sulla base di appoggio della risultante di tutte le forze che agiscono sul corpo (COG=centro di gravità). Il centro di pressione (COP) è il punto in cui è localizzata la reazione vincolare della superficie su cui è appoggiato il corpo. Questa è la variabile più utilizzata per quanto riguarda la valutazione dell’equilibrio e della statica. (Jancova el al., 2008)

La stabilità è una coordinazione dinamica, posizione in cui si è in grado di mantenere un equilibrio, è l’abilità di mantenere il centro di pressione (COP) all’interno della propria base d’appoggio. Le misure di stabilità vengono utilizzate per studiare la postura del soggetto, ma possono anche essere usate per valutare le alterazioni derivanti dai recettori sensoriali: propriocettivi, vestibolari, visivi, ma anche disturbi derivanti dal sistema nervoso centrale.

Un metodo utilizzato per studiare la stabilità del corpo è la registrazione del movimento del punto di pressione del corpo attraverso il supporto del piede usando una piattaforma di misurazione della forza di spostamento del punto di pressione “non è solo causato da un possibile spostamento del punto di gravità del corpo, ma anche dalle forze di accelerazione e decelerazione relative ai movimenti della massa inerziale del corpo”. (Smith,1957; Guìeursen, Aliena et al., 1976) Questo spostamento può essere causato dal movimento del soggetto in piedi, ma può anche essere causato da un cambiamento nella configurazione delle parti del corpo in tal caso lo spostamento misurato non è rappresentativo per la stabilità dei soggetti (Corti, 1959).

L’esame stabilometrico fornisce dei parametri oggettivi relativi ai meccanismi messi in atto dal sistema per mantenere una posizione di equilibrio, evidenziando relativi disturbi posturali derivanti dai recettori sensoriali, da scompensi muscolari, da alterazioni strutturali del soggetto.
È importante prendere in considerazione il fatto che non esiste un solo tipo di pedana stabilometrica, ma esistono diversi tipi con caratteristiche simili, ma che presentano alcune importanti differenze funzionali.
La pedana stabilometrica determina:
* La proiezione del COM (centro di massa) e del COP (centro di pressione)
* Le oscillazione del COP
* La ripartizione del carico tra piede destro e sinistro e di conseguenza la ripartizione del carico su ciascun piede tra: I metatarso, V metatarso e astrangelo calcaneare.

I parametri principali da verificare sono:
* I disassamenti del baricentro reale da quello teorico-ideale
* L’area descritta dalle oscillazioni del COP nell’unità di tempo, che rappresenta la stabilità del soggetto
* La distribuzione del carico sui due piedi e su ogni pilastro di ciascun piede: I metatarso, V metatarso e astrangelo calcaneare.
* Alterazioni del tracciato posturometrico in seguito a modifiche della vista, a modifiche plantari o correzioni che fanno emergere altre afferenze sensoriali.

Esistono pedane stabilometriche caratterizzate da due diverse pedane dinamometriche, una per ogni piede, che consentono di rilevare separatamente le oscillazioni del COP per ciascun appoggio e di far emergere la variazione del centro di pressione relative alla singola base d’appoggio durante la ricerca dell’equilibrio. Questi valori consentono inoltre di evidenziare il ruolo della caviglia e delle anche nel controllo dell’equilibrio.

Questa pedana a differenza di quella con una base di supporto unica è in grado di acquisire in modo separato, ma nello stesso istante, le oscillazioni di ciascun piede, in base alla pressione che viene esercitata nella zona anteriore ed in quella posteriore della piattaforma di sostegno (fig. 36). Determina inoltre le forze applicate su ciascun piede e la ripartizione del carico in relazione al tallone e all’avampiede. Questo approccio ha fatto emergere nuovi concetti, nuovi metodi di valutazione, nuovi parametri per una valutazione posturale più approfondita e raffinata.
Un’altra caratteristica di questa pedana è quella di quantificare la capacità del paziente di mantenere la stabilità posturale stando in piedi su una gamba alla volta, questo test può essere somministrato al soggetto chiedendogli di tenere gli occhi aperti o chiusi.

Questa pedana è considerata un’evoluzione della classica pedana stabilometrica caratterizzata da un’unica base di appoggio.
I parametri principali da verificare nelle pedane con la doppia base d’appoggio sono:
* Le oscillazioni del COP in appoggio monopodalico e bipodalico
* Ricostruzione dello statokinesigramma generale dai due statokinesigrammi di riferimento del piede destro e sinistro (attraverso questa pedana vengono forniti 3 statokinesigrammi di riferimento)
* La ripartizione del carico distribuita sui 4 punti di pressione che l’appoggio del piede esercita sulla pedana (avampiede e retropiede destro, avampiede e retropiede sinistro), (fig. 36)
* La determinazione del piede di supporto (definito come l’appoggio che sopporta il maggior carico) che è il problema chiave per la valutazione dell’asimmetria corporea
* Valutazione dell’ampiezza delle oscillazioni del COP in entrambe le direzioni e l’area descritta da tali spostamenti (superficie e la forma dell’ellisse), che rappresenta la stabilità del soggetto
* Valutazione della direzione media delle oscillazioni (pendenza dell’ellisse) (Winter, 1996)

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'analisi posturale e la pedana stabilometrica-propriocettiva

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Matteo Ferri
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie
  Corso: Scienze delle attività motorie e sportive
  Relatore: Alberto Rainoldi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 80

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

postura
sistema tonico-posturale
anatomia
pedana stabilometrica
analisi posturale
catene muscolari
recettori sensoriali
postura alterata
pedana propriocettiva

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi