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Studio della stabilità di versante a Nord dell'abitato di Verduno (CN)

Stratigrafia dei sedimenti messiniani del BTP

I sedimenti messiniani sono esposti sia nel margine meridionale che settentrionale del BTP. Molti di loro, comunque sono sepolti sotto spessi depositi di copertura Pliocenico-Quaternaria dei bacini di Savigliano e Alessandria. I primi studi effettuati da Sturani (1973, 1976), si concentrarono nella regione di Alba dove fu documentata la suddivisione della successione messiniana (Fig. 12). L’autore riconobbe un intervallo pre-evaporitico di mare profondo (Marne di Sant’Agata dei Fossili, Tortoniano – basso Messiniano) consistente in marne emipelagiche e livelli argillosi ricchi in materia organica che registrano il progressivo restringimento del bacino (Sturani e Sampò, 1973). Questi sedimenti sono seguiti da un intervallo intermedio evaporitico (Formazione Gessoso Solfifera) che inizia con un’argilla siltosa laminata e sottili livelli calcarei stromatolitici, considerati l’equivalente del “Calcare di Base” siciliano.

Quest’intervallo è sovrastato da argilliti laminate euxiniche che racchiudono un corpo di gesso microcristallino primario laminato (conosciuto come gesso balatino). Masse di selenite, interpretata di origine diagenetica, sono riconosciute nelle argilliti euxiniche sopra e sotto il gesso primario. Secondo Sturani (1973) questi sedimenti evaporitici furono deposti in una laguna ipersalina: l’abbondanza di fossili continentali perfettamente preservati in argilliti euxiniche e gesso laminato, includendo larve di libellule indica che la laguna si trovava in un’area chiusa continentale.

Gli episodi di incursioni marine dimostrano la connessione con l’oceano aperto sono documentati dalla presenza di pesci immediatamente sopra e sotto il gesso primario. La parte superiore dell’intervallo evaporitico è costituito da marne siltose laminate deposte sotto condizioni di salinità variabili, e conglomerati di selenite di 2 m di spessore. Secondo Sturani questo corpo tardivo è stato deposto durante flussi veloci dovuti a corsi d’acqua torrenziali che si immettevano nell’ambiente lagunare. L’intervallo superiore post evaporitico (Conglomerati di Cassano Spinola secondo Boni e Casnedi, 1970) è costituito da facies terrigene da ambiente di delta a lacustre che contiene un insieme di fossili di Lago Mare. Questi sedimenti sono a turno sovrastatati da depositi marini zancleani (Formazione delle Argille Azzurre) che dimostrano il ristabilimento di condizioni marine dopo la crisi di salinità messiniana.

La successione di Alba è stata considerata per lungo tempo la sezione stratigrafica messiniana di riferimento del BTP. Comunque alcuni lavori effettuati nel settore settentrionale e sud-orientale del BTP hanno mostrato che sono localmente preservate in situ evaporiti primarie. Al contrario, molti sedimenti messiniani che contengono gesso attualmente consistono in un’unità caotica potente più di 200 m (Complesso Caotico della Valle Versa) che ricopre uniformemente sedimenti pre-evaporitici o pre-messiniani.

Il Complesso Caotico della Valle Versa è composto da una matrice a grana fine che contiene blocchi di gesso e di diversi tipi di rocce carbonatiche ed è il principale risultato di processi di scivolamento di massa subacquei che interessano le evaporiti primarie di mare basso (Dela Pierre et al., 2007). Quest’unità, date le sue caratteristiche e a sua posizione stratigrafica, potrebbe essere considerate l’equivalente dell’unità RLG deposta nei bacini mediterranei profondi durante il secondo stadio della crisi di salinità messiniana (CIESM, 2008). Il Complesso Caotico della Valle Versa viene ricoperto in modo uniforme dai Conglomerati di Cassano Spinola deposti durante la fase finale della crisi di salinità messiniana, dopo 5.5 Ma.

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Studio della stabilità di versante a Nord dell'abitato di Verduno (CN)

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Informazioni tesi

  Autore: Enrica Ghislanzoni
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze geologiche
  Relatore: Sabrina Maria Rita Bonetto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 103

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