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Ostia e l'entroterra dagli anni '20 alla fine della guerra

La Presenza tedesca sul Litorale

Al momento dell'annuncio dell'Armistizio tra l'Italia e le potenze Alleate, enorme era la confusione per le truppe italiane e per i loro comandanti, soprattutto per quelle dislocate nei possedimenti e nelle colonie; non era ben chiaro, infatti, che quelli che fino a poche ore prima erano alleati, ora fossero diventati nemici.

Approfittando di questa situazione di caos, il Comando Germanico del Centro Italia, in fretta e furia mise in allerta la 2° FallschirmjagerDivision, acquartierata intorno a Pratica di Mare, dopo esser stata di stanza in Francia fino al 10 agosto. Questa divisione, in quel momento era per l'Italia badogliana l'unica potenziale minaccia nella zona corrispondente a sud di Roma. Subito dopo le 16:00 del 8 settembre, la 2° FallschirmjagerDivision venne messa in preallarme, dopo che fu intercettata dal servizio di spionaggio nazista, una radio americana che annunciava da Palermo un imminente comunicato del comandante delle forze alleate nel Mediterraneo, Dwight D. Eisenhower, sulla immediata resa dell'Italia.

La Fallschirmjäger-Division nacque in Italia nell'autunno 1943 e venne rafforzata con forti contingenti di giovani reclute e numerosi volontari italiani, reclutati dopo l'8 settembre, messi di fronte alla scelta di continuare a combattere o di finire in un campo di prigionia. La sua costituzione avvenne in Umbria e durante il periodo di stanza in questa regione, alcune delle sue unità parteciparono ad azioni antipartigiane nei pressi del capoluogo umbro. In seguito allo sbarco alleato di Anzio, il 22 gennaio unità della Divisione ancora in via di costituzione, furono inviate al fronte nell'area di Ardea e lungo la costa (area della Via Severiana). Il 13 aprile 1944, il 12° Fallschirmjäger-Regiment venne ritirato dal fronte e collocato a riposo tra Ostia e Torvaianica per alcune settimane, poi inviato nel settore di Velletri, dove, a partire dal 26 maggio, fu sottoposto a forti attacchi subendo severe perdite. Anche la Panzergrenadier-Division, dopo aver combattuto nel gennaio del 1944 sulla Linea Gustav e presso Formia e a febbraio nell'area di Cassino, venne ritirata nei primi giorni di marzo e trasferita a riposo nell'area di Roma-Ostia, come riserva del gruppo di Armate. Essa verrà rimpiegata a partire da maggio, nei combattimenti nella Valle del Liri.

Tutto il Centro Italia, comunque, risentì della presenza delle truppe tedesche. Anche la 14° Armata e parte della 10°, erano dislocate dalla zona a sud-est di Frosinone e quella di Anzio. Fu sicuramente nelle campagne, più che nella Capitale, che l'occupazione tedesca fu percepita in maniera fortemente drammatica. All'arrivo delle truppe tedesche, corrispose infatti lo sgombero e la distruzione di dozzine di centri abitati sorti nelle aree agricole intorno a Roma, per creare il “campo di tiro“ e far posto alle fortificazioni difensive. Lo stesso avvenne nelle campagne di Latina, sgomberate dai civili trasferiti al Nord e rese impraticabili e incoltivabili con la distruzione degli impianti di bonifica. Razzie di bestiame, di prodotti agricoli, delle poche risorse industriali rimaste, effettuate da parte delle truppe tedesche impegnate nello scopo di mantenere una precaria normalità dei rifornimenti della Capitale, oltre all'utilizzo coatto di manodopera, contribuirono ad avviare un ulteriore giro di vite. Le truppe tedesche colpirono con durezza già sperimentata altrove: villaggi montani furono messi a ferro e fuoco, esecuzioni sommarie e eccidi dei quali furono vittime anche donne e bambini.

Sulla strada tra Roma e Ostia, inoltre, erano attivi anche i pezzi del Flak-Abteilung 945, reparto di contraerea pronto a contrastare le incursioni aree alleate, fornito di solito con 3-4 batterie da 3-4 cannoni 8,8 cm.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Ostia e l'entroterra dagli anni '20 alla fine della guerra

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Severa
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Storia
  Relatore: Paolo Mattera
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

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Parole chiave

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