Studio e Analisi dell'Exit Imprenditoriale

L'offerta pubblica iniziale (o IPO) è lo strumento finanziario attraverso il quale una società ottiene la diffusione dei titoli tra il pubblico (la cosiddetta creazione del capitale flottante), che risulta essere requisito necessario per ottenere la quotazione dei propri titoli su un mercato regolamentato.

L'operazione, essendo rivolta al pubblico indistinto degli investitori, risulta essere una fattispecie di sollecitazione all'investimento, pertanto la società emittente dovrà organizzare l'operazione rispettando la disciplina dettata nel Testo Unico della Finanza e finalizzata a garantire un'informazione trasparente ai destinatari dell'offerta.

Chi intende procedere alla realizzazione della IPO deve dare preventiva comunicazione alla Consob specificando tutte le caratteristiche dell'offerta, riportando nel documento tutti i soggetti che prenderanno parte all'operazione e indicando il ruolo di ciascuno; inoltre, la società, dovrà contestualmente redigere il Prospetto Informativo rispettando e le norme indicate dalla stessa Consob.

L'IPO è un'operazione complessa che si può suddividere in più fasi, ognuna di esse concernente diversi soggetti e finalizzata al raggiungimento di obiettivi specifici (nel nostro caso sarà l’exit parziale).
I soggetti coinvolti nell'operazione sono: la società emittente, il global coordinator, lo sponsor, lo specialist, l'advisor finanziario, gli studi legali e i membri del consorzio di collocamento.

La procedura di ammissione in Borsa si svolge in un arco temporale che va dai 4 ai 6 mesi; durante questo periodo di tempo si alternano fasi di pianificazione, due diligence, redazione del prospetto informativo e redazione della documentazione obbligatoria per la quotazione, ammissione a quotazione, costituzione del consorzio di collocamento, attività di marketing, road show, bookbuilding, collocamento vero e proprio e successiva negoziazione.

Questo strumento viene utilizzato per permettere alla stessa azienda di raccogliere moneta da reinvestire per sviluppare il proprio prodotto, in vista di un exit definitivo. Possiamo infatti affermare che questo tipo di operazione viene eseguita nel caso in cui si voglia optare per un exit parziale.

In seguito a questa tipologia di exit si inizia a frammentare il potere decisionale, il quale viene acquistato dagli azionisti. Questo primo passo consentirà di avere una linfa di capitale che permetterà poi di arrivare a completa maturità del prodotto, del portafoglio clienti, ecc e quindi permetterà di massimizzare tutte quelle variabili che andranno ad influire sul prezzo al momento della contrattazione e nell’eventuale exit definitivo.