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Nuances de jalousie: evoluzione di un sentimento che può condurre al femminicidio

L'attuale situazione dei femminicidi in Italia

Attualmente in Italia, per quel che riguarda i femminicidi, vi è una certa difficoltà nel reperire i dati, poiché essi non vengono raccolti dalle Istituzioni ma dai centri antiviolenza che però non si distribuiscono equamente sul territorio italiano, sebbene negli ultimi decenni anche l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) si stia impegnando ad inquadrare un fenomeno ancora in gran parte sommerso.

Ciò che emerge è che circa il 70% delle donne sia stato ucciso, negli anni passati, da uomini con cui le stesse avrebbero avuto una relazione amorosa o da individui che già in precedenza avrebbero avuto rapporti con le vittime. Nella maggior parte dei casi, l’omicidio sarebbe avvenuto al termine della suddetta relazione e al culmine di una serie di litigi e di situazioni di violenza. Inoltre, gli ultimi dati registrati e risalenti al 2017 affermano che: «Le donne vittime di omicidio volontario nell’anno 2017 in Italia sono state 123, lo 0,40 per 100.000 donne» (Istat, Omicidi di donne, 2019).
Considerando invece le violenze fisiche e/o sessuali, ciò che appare è che avverrebbero sia all’interno sia all’esterno dal nucleo familiare colpendo il 31,5% delle donne, sia italiane che straniere, tra i 25 e i 44 anni, mediamente istruite e solitamente reduci da una separazione o un divorzio.

Le vittime si ritrovano sovente anche a dover subire forme di violenza psicologica ed economica, soprattutto quando intrappolate in una relazione dannosa caratterizzata da vessazioni e mortificazioni, intimidazioni e controlli di tipo economico e monetario.
Inoltre, è necessario sottolineare come questi atti di violenza abbiano delle conseguenze a breve e a lungo termine nella vita delle vittime, poiché mirano a colpire la loro quotidianità. Infatti, riguardo alle violenze di tipo fisico, il 37,6% delle donne ha riportato lividi o ferite visibili e, per timore e vergogna, è stato costretto a rimanere in casa assentandosi dal posto di lavoro e/o a coprirle con il trucco per evitare che figli, parenti, colleghi di lavoro o vicini di casa le notassero, a maggior ragione nel caso in cui il carnefice fosse il marito o il compagno. Questo poiché nel 90% dei casi la vittima ha paura del proprio aggressore e teme, non soltanto per la propria incolumità, ma anche per quella dei propri figli.

Per uscire dalla spirale di violenza è importante sviluppare una forte consapevolezza del fenomeno del femminicidio e, più di ogni altra cosa, comprendere che oggi in Italia esistono gli strumenti per farsi aiutare, benché dai dati emerga come la gran parte delle donne non soltanto non sappia dove cercare aiuto, ma teme anche di non essere presa sul serio dalle forze dell’ordine. Per questo è in atto una forte campagna di sensibilizzazione, per spingere le donne a denunciare i propri maltrattanti, contrariamente a ciò che è accaduto negli ultimi anni nel nostro Paese, dove soltanto il 12,5% delle vittime ha avuto il coraggio di sporgere denuncia. Inoltre «molte donne non considerano la violenza subita un reato, solo il 35,4% di coloro che hanno subìto violenza fisica o sessuale dal partner ritiene di essere stata vittima di un reato, il 44% sostiene che si è trattato di qualcosa di sbagliato ma non di un reato, mentre il 19,4% considera la violenza solo qualcosa che è accaduto. Similmente sono giudicate un reato il 33,3% delle violenze commesse da altri uomini, qualcosa di sbagliato il 47,9% e solo qualcosa che è accaduto il 17,3%. È importante quindi in tal senso far crescere la consapevolezza femminile rispetto a quanto subito.» [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Nuances de jalousie: evoluzione di un sentimento che può condurre al femminicidio

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Informazioni tesi

  Autore: Meggie Arianna Rota
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Scuola Superiore per Mediatori Linguistici - CIELS
  Facoltà: Scienze della Mediazione Linguistica per la Sicurezza e Difesa Sociale
  Corso: Scienze della Mediazione Linguistica
  Relatore: Giorgia Stocco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 81

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Parole chiave

letteratura
gelosia
lingua francese
femminicidio

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