Gli amuleti islamici in area iranica

Come abbiamo già annunciato gli scavi di Nishapur hanno portato alla scoperta di numerosi oggetti in metallo, quasi tutti eseguiti in lega quaternaria (talvolta in bronzo). Si tratta soprattutto di vasellame da tavola (brocche, cucchiai, bottiglie, coppe), oggetti utilizzati per la cosmesi (mortai, bastoncini per il kohl, specchi), oggetti per la scrittura (calamai) e gioielli (orecchini, anelli, pendenti). Nessuna fonte storica fa riferimento dell'esistenza, a Nishapur, di un centro di produzione del metallo; tuttavia alcuni scarti di produzione e l'alto numero di oggetti rinvenuti lasciano ipotizzare che i metalli venissero fabbricati in città. Del resto, Nishapur era una fiorente zecca ed emise moneta in maniera quasi continuativa dal IX secolo alla metà del XII secolo e 26 alcuni geografi arabi, tra cui Ibn Hawqal, affermano che Nishapur era ubicata nel cuore di un'area ubicata nei pressi delle montagne del Nuqan, ricche di argento, rame, piombo e ferro. Inoltre, un'ulteriore testimonianza potrebbe essere rintracciata nella nisba "al-Nīshāpūrī" ("colui che proviene da Nishapur") portata da due artigiani del XII secolo. Il nome di 'Abd al-Razzāq b. Mas'ūd al-Nīshāpūrī è attestato su un calamaio e una bottiglia conservati al Metropolitan Museum of Art di New York. Un altro calamaio, facente parte della collezione Minassian di New York, porta il nome di Nāṣir b. Asʿad Nīshāpūrī. Resta tuttavia aperta la questione dell'uso delle nisba: gli artigiani provenivano da altre località e operavano in città, oppure provenivano dalla città e operavano altrove? [...]