Pianificazione Successoria - Rapporti tra eredità e polizze vita

Si analizzeranno adesso, così come dispone il codice, le differenti tipologie di legato.

a) Legato di cosa di cosa altrui. È una figura che può incontrarsi con il legato di specie: quest’ultimo, infatti, presuppone che la proprietà o il diritto reale appartenesse al de cuius e produce un automatico effetto reale a favore del legatario. Qualora per la cosa legata apparteneva a terzi o allo stesso onerato, è necessario distinguere due circostanze. Secondo la prima, se il testatore ignorava che la cosa era la sua, viene applicato il principio nemo plus iuris transferre potest qua ipse habet: pertanto, il legato è nullo.
Nel caso in cui, invece, dal testamento risulta che egli non era a conoscenza del fatto che la cosa appartenesse ad altri, allora il legato avrà effetti obbligatori, qualora non possa avere effetti reali.
b) Legato di genere. Nel caso in cui venga istituito un legato di genere, vedremo che l’onere gravante sul legatario può consistere in una conclusione di un contratto. Nel silenzio del legislatore, onerati sono tutti gli eredi, anche se il de cuius può disporre il legato a carico di un solo erede o di uno o più legatari.
c) Legato alternativo. In tal caso, si applicano gli stessi principi stabiliti per le obbligazioni alternative: la scelta tra le due spetta all’onerato, salva diversa disposizione del testatore.
d) Legato a favore del creditore. Nel cd. legatum debiti, si presume che operi non per il soddisfacimento di un debito, salvo che sia menzionato, anche implicitamente, Se non sussiste coincidenza oggettiva, il creditore ha diritto di scegliere tra esigenza di credito rifiutando il legato o accettandolo, in funzione della datio in solutum.
e) Legato di alimenti. Esso comprende le somministrazioni di cui all’art. 438, così come disposto ex art. 660 c.c. Si tratta di un legato generico, dal momento che se il de cuius precisa una somma determinata, deve necessariamente presumersi che egli abbia disposto un legato con rendita vitalizia.
f) Legato di cosa da prendersi in un certo luogo. Esso attribuisce alla situazione di fatto la precedenza sull’eventuale interpretazione della volontà, avendosi in tal modo la rimozione definitiva come revoca, salvo che il luogo non sia stato indicato soltanto allo scopo di consentire un più facile reperimento del bene, così come disposto ai sensi dell’art. 655 c.c.