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Arte, Natura e Tecnologia. Dialoghi luminosi

La percezione dei colori

Il colore non è solo una grandezza fisica ma una percezione che varia da persona a persona. E' infatti una sensazione generata nell'occhio umano. La percezione del colore è influenzata da tanti fattori diversi che generano sensazioni appunto ed emozioni diverse. I colori percepiti sono influenzati dal tipo di luce, se naturale o artificiale, dal tipo di illuminazione, dalla riflessione della luce sugli oggetti, dalla struttura molecolare degli oggetti che assorbe alcune frequenze d'onda e ne riflette altre, dagli effetti ottici e dal vissuto che abbiamo in comune con quel colore.
Per tutti comunque il colore è il risultato dell'elaborazione eseguita dal cervello. Non vediamo infatti con gli occhi ma con il cervello. Gli occhi sono un sofisticato strumento dotato di un sistema che permette il raccoglimento della luce e l'invio al cervello dell'immagine (capovolta) che si forma sulla retina.
Nell'occhio infatti sono presenti delle cellule particolari che agiscono da fotorecettori, raccogliendo la luce trasportata dai fotoni. Sono i coni e i bastoncelli. I coni si attivano in condizioni di luci intensa. Grazie ad essi riusciamo a vedere i particolari e i dettagli degli oggetti e reagiscono ai fasci di luce verde, rossi e blu che sono i tre colori primari della luce, generando dalla loro miscelazione tutta la gamma dei colori percepibili. I bastoncelli invece si attivano in condizioni di scarsa luminosità permettendoci di distinguere le forme in condizioni di parziale oscurità.
Il colore è esperienza emotiva e fisica. Grazie al colore si crea dentro di noi, senza che ce ne accorgiamo, un vissuto cromatico che ci caratterizza. Ad esempio, i colori del quartiere in cui abitiamo generano in noi un senso di tranquillità perchè ci fanno sentire a casa anche se ci troviamo in un luogo diverso che ha colori molto simili.
Afferma infatti Itten: "i colori sono radiazioni, energie che operano su di noi positivamente o negativamente, anche se non ne abbiamo coscienza."
E ancora: "le emozioni suscitate dagli effetti cromatici possono toccare il nucleo più profondo dell’uomo, interessando i centri essenziali della psiche e della spiritualità".
E' stato dimostrato infatti che l'organismo reagisce a stimoli elettromagnetici anche se non sono percepiti coscientemente. Così come nell'occhio, nella nostra pelle ci sono delle cellule che fungono da recettori della luce. Si parla di "fotopercezione cutanea" e di una comunicazione intercellulare "biofotonica" tra le cellule del corpo.

La luce dunque è il linguaggio delle cellule. I colori entrano in risonanza con i miliardi di cellule dell'organismo, che, ricevendo una frequenza esterna, "incrementano o attenuano il loro stato energetico". Siamo dunque strettamente connessi con la luce perchè noi stessi, essendo materia, siamo fatti di energia, come la luce.
Nel 1906 Einstein con la teoria della relatività dimostrò infatti che la materia è equivalente all'energia e dunque siamo un tutt'uno con la luce e la Natura che ci circonda.
Nel 1947 lo psicoterapeuta Lusher elaborò un sistema utile per la diagnosi psicologica constatando come la scelta di un colore da parte di un individuo esprimesse delle emozioni piuttosto che altre e come il colore fosse quindi indicatore di uno stato d'animo preciso, di un valore emozionale. Grazie a questo sistema Lusher riusciva a capire meglio le persone e ad evitare che dei blocchi emozionali divenissero dei problemi psicosomatici. I colori sono dunque una visualizzazione delle emozioni. Il test dei colori fu presentato da Lusher ancora ventitreenne al congresso internazionale di psicologia di Losanna e per la sua efficacia si diffuse rapidamente in tutto il mondo con milioni di pubblicazioni tradotte in ben 31 lingue.
Nei sessant'anni a venire il test di Lusher fu utilizzato ampiamente e servì per capire che il colore aveva una valenza oggettiva e soggettiva. Oggettiva perchè andava fisiologicamente a stimolare il sistema limbico, cioè quella parte del cervello dedicata al comportamento emozionale; soggettiva perchè il colore aveva un contenuto emotivo diverso da persona a persona.

Afferma infatti Viviana Valente, responsabile del centro Max Lusher di Roma, nella sua guida di diagnostica Lusher:

“Se la lunghezza d’onda del colore è in sintonia con il nostro stato psicofisiologico diremo che il colore ci piace, se è in discordanza con lo stato psicofisiologico del nostro organismo, diremo che non ci piace. [...] Il Test dei colori di Lüscher misura dunque l’emozionalità attraverso reazioni fisiologiche oggettive che avvengono in maniera spontanea e inconscia di fronte alla visione del colore. I colori hanno quindi, rispetto alle parole, il vantaggio di riuscire ad aggirare facilmente il filtro della coscienza, di evitare le incomprensioni verbali e la manipolazione delle risposte. Si può misurare così la personalità "reale": la preferenza/rifiuto nei confronti dei vari colori permette di definire lo stato psichico, fisico, vegetativo della persona.” [Diagnostica Lüscher: Guida alla conoscenza del Test dei colori - Viviana Valente - Psicologo, E-book scaricato da www.humantrainer.com – Centro HT Psicologia, Roma]

Dalle teorie di Lusher ad oggi sono stati condotti diversi studi nell'ambito del colore e del suo effetto sull'uomo. Nel 1994 gli psicologi americani Valdez e Mehrabian hanno condotto uno studio presso l'Università della California a Los Angeles, dimostrando come i colori hanno effetti diversi sulle emozioni umane, integrando tra le variabili, non solo la lunghezza d'onda del raggio cromatico, e quindi la tonalità del colore ma anche la luminosità e la saturazione dello stesso. E' stato dimostrato ad esempio come il blu abbia un effetto calmante e il rosso eccitante, come la luminosità dia piacere e un eccesso di saturazione influisce sulla dominanza. Nonostante la percezione dei colori sia un fatto soggettivo, queste teorie sono valide ancora oggi e discipline come la cromoterapia e terapie più approfondite come la cromopuntura, si occupano ad esempio proprio di questo, di compensare squilibri emozionali attraverso l'uso del colore.
E' stato riscontrato dunque come ogni colore abbia un suo valore emozionale e sia curativo su tutti i livelli della realtà umana.
I colori dunque per noi sono fondamentali sia per percepire il mondo che noi stessi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Arte, Natura e Tecnologia. Dialoghi luminosi

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Informazioni tesi

  Autore: Sonia Spano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Accademia delle Belle Arti di Brera
  Facoltà: Design e Arti
  Corso: Dipartimento di Ari Visive - Corso di Decorazione
  Relatore: Valeria Tassinari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 100

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Parole chiave

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infinito
percezione
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