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Dalla gestione della pandemia alla sperimentazione di un Sistema a Supporto delle Decisioni Unico della Sanità Toscana

La pandemia e la necessità di una gestione dei dati real time

È chiaro che la nascita di nuove architetture come quelle menzionate nel capitolo precedente definisce nuovi approcci e risulta sempre più massiccio l’utilizzo di soluzioni di analisi di big data in cloud, anche se l’utilizzo delle tecnologie esistenti per molte grosse organizzazioni non viene abbandonato.
L’evoluzione tecnologica poi, viene fortemente stimolata dalle applicazioni in situazioni estreme come possono essere le guerre, le competizioni economiche o le emergenze sanitarie.
Come abbiamo visto in questi mesi, l'emergenza coronavirus ha messo a dura prova i sistemi sanitari, colpiti negli ultimi anni dalla spending review e dagli interventi in tema di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria che hanno interessato le diverse componenti della spesa dedicata al finanziamento del SSN. Per questo motivo, tutte le azioni che possono rendere le attività sanitarie più efficaci e sostenibili devono essere attuate quanto prima; il primo di questi è l'implementazione accelerata e l'uso diffuso della tecnologia dell'informazione.
La pandemia da Covid-19 ha colpito l’economia italiana e messo in ginocchio il Sistema sanitario più di altri paesi europei; una delle ragioni di ciò è l'incapacità di cogliere le numerose opportunità legate alla rivoluzione digitale. Tale ritardo è dovuto sia alla mancanza di infrastrutture adeguate sia alla scarsa familiarità con le tecnologie digitali, soprattutto nel settore pubblico. Ad esempio, prima della pandemia, il 98,9% degli amministratori pubblici italiani non aveva mai utilizzato il lavoro agile ed ha sfruttato tale opportunità solo per circa la metà rispetto alle risorse disponibili (utilizzo effettivo del 30% su 53% di disponibilità di risorse).
Il motivo di questo arretramento sembrerebbe attribuibile in parte al calo degli investimenti pubblici e privati che ha rallentato i necessari processi di modernizzazione della pubblica amministrazione, delle infrastrutture e delle filiere produttive.
La pandemia, in questo senso, ha fatto emergere un problema rilevante al quale si sta tentando di offrire un’adeguata risposta attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato nel 2021 e che sfrutta i fondi europei del programma Next Generation EU (NGEU) per rilanciarne l'economia dopo la pandemia di COVID-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese. In particolare la missione 1 del PNRR sostiene la transizione digitale del Paese, attraverso la modernizzazione della pubblica amministrazione, quella delle infrastrutture di comunicazione e del sistema produttivo. La Toscana naturalmente partecipa ed a lei sono destinati 11,2 miliardi di euro per la “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” e 30,57 miliardi di euro per la “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo”.
La Toscana ha dimensioni medio grandi. Conta infatti 3.700.000 abitanti circa, 43 ospedali pubblici unitamente a partner privati, 3 aziende territoriali e 4 aziende ospedaliero universitarie, un Ente per il Supporto Tecnico Amministrativo (ESTAR), per una totalità circa di 60.000 operatori sanitari. In una realtà così complessa e articolata, qual è stato l’aiuto della tecnologia durante la pandemia?

Dopo una prima fase di uno/due giorni in cui ogni azienda sanitaria ha cercato di tamponare l’emergenza, Regione Toscana ha organizzato una cabina di regia, una task force regionale che si è interfacciava costantemente con le unità di crisi all’interno delle aziende per affrontare in maniera coordinata la sfida. È da subito stata chiara l’esigenza di raccogliere e centralizzare i dati, pena il non riuscire ad affrontare in maniera adeguata l’emergenza.
Fino al momento dello scoppio della pandemia infatti le regioni raccoglievano i dati dalle Aziende, ma solo per questioni di rendicontazione “amministrativa” e per debiti nazionali, anche se Regione Toscana è sempre stata una “terra felice”, nel senso che negli anni si era sviluppato già un Sistema informativo che consentiva, seppur in maniera limitata, lo scambio di informazioni in tempo reale dai diversi applicativi delle aziende sanitarie.
Si partiva già quindi da una buona base infrastrutturale, la piattaforma SAP HANA e le soluzioni SAP Analytics Coud che sono state adeguate alle esigenze di gestione dei dati relativi alle istanze collegate al Covid in tempo reale da parte del Governo regionale, per orientare le decisioni attraverso gli insight, mentre precedentemente le informazioni erano soprattutto ad uso del cittadino, attraverso il fascicolo sanitario oppure utilizzate per esigenze di rendicontazione.
Nei primi giorni quindi è stato fondamentale riuscire a centralizzare i dati di tamponi e test molecolari - effettuati dai vari laboratori di analisi aziendali, con standard, macchinari e software eterogenei - in modo da conoscere in tempo reale il numero dei positivi, dove si trovavano e come potevano essere intercettati e presi in carico dal sistema. La lettura del dato istantaneo ha permesso subito di comprendere che la vera sfida si stava giocando sul territorio e che l’afflusso ospedaliero fosse solo la punta dell’ iceberg.
La scelta di aggregare i dati a livello regionale è stata premiante perché altrimenti ogni singola azienda sanitaria avrebbe fatto il tampone con propri criteri, limitando al dipartimento di prevenzione di ciascuna azienda la possibilità di fruire dei dati in modo contestualizzato, ad esempio per creare una mappatura regionale aggiornata della diffusione del virus.
Inoltre, all'inizio le informazioni sui tamponi dei pazienti venivano riportate in file excel (dati anagrafici, risultati, ecc.) e restituite manualmente al dipartimento richiedente, ma in breve tempo il numero di pazienti infetti è esploso e il dipartimento di sanità pubblica aveva bisogno di elaborare i dati automaticamente e in tempo reale.
La necessità di tale aggregazione derivava anche dal fatto che i servizi di sanità pubblica sono gestiti a livello di Area Vasta e i laboratori di analisi sono distribuiti in diverse aziende, per cui è necessaria una gestione centralizzata per avere un quadro completo e corretto della situazione. Non solo, ma il governo regionale aveva una forte volontà di aggregare questi dati, poiché le informazioni dovevano essere condivise in tempo reale con l'ISS (Istituto Superiore della Sanità), il Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero della Salute.
Un altro aspetto importante è stato quello di rendere univoci e leggibili i dati sui tamponi dei 13 laboratori, poiché ognuno refertava il tampone in modo differente, dando un proprio codice (es. per indicare la positività c’è chi scriveva per esteso Positivo, chi lo scrive in inglese, o chi la indica con il simbolo +++, etc.). La task force regionale ha dato quindi indicazioni ai laboratori su quale interfaccia grafica e codifica utilizzare, controllando la data quality giornalmente.
Inizialmente quindi Regione Toscana ha “imposto” delle soluzioni tecniche e tecnologiche a tutte le Aziende; successivamente poi, il dato centralizzato veniva ricondiviso con tutti gli attori del Sistema attraverso la pubblicazione delle dashboard di rappresentazione di tutti i dati regionali, che evidenziavano in maniera semplice e leggibile i fenomeni in corso in determinate zone o ospedali, in modo che il Sistema potesse dare una risposta rapida, integrare e allocare le risorse in maniera pertinente in quelle situazioni che dai dati emergevano come più critiche.

In una parola, un approccio data driven, reso possibile grazie anche all’impiego della piattaforma Sap Hana che ha permesso di avere a disposizione dati qualitativamente significativi, integrando sistemi eterogenei e creando un’architettura agile e dinamica in grado di raccogliere tutti i requisiti relativi, per esempio, alla pandemia e della mobility, che all’inizio non erano la priorità e che dovevano essere scalabili. Si tratta di un database in-memory ad alte prestazioni che ha permesso di accellerare il processo decisionale e l’esecuzione di progetti e attività basandosi su dati disponibili in tempo reale; un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che riesce a supportare tutti i carichi di lavoro con le più ampie analisi avanzate su dati multi- modello, on premise e nel cloud.
Ciascuna risorsa aziendale è stata integrata e messa in campo: sono state sviluppate delle APP ad hoc per raccogliere in tempo reale i dati dai servizi territoriali a domicilio (guardia medica, USCA, medici e pediatri di famiglia), è entrata in funzione in tempo record una piattaforma acquistata in precedenza che ha permesso di spedire 5 milioni di ricette (al mese di ottobre 2020) con un semplice SMS, preferito, rispetto ai servizi di messaggistica istantanee, per poter garantire un servizio maggiormente inclusive per le persone più fragili, come gli anziani, che non sono in grado di utilizzare le soluzioni più avanzate.

[...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Dalla gestione della pandemia alla sperimentazione di un Sistema a Supporto delle Decisioni Unico della Sanità Toscana

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Informazioni tesi

  Autore: Irene Muttini
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli"
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze delle pubbliche amministrazioni
  Relatore: Rosanna Verde
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 52

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