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Servizi web per l'università. Uno studio di integrazione per un modello adattivo di interfaccia utente.

Sicurezza e privacy nei sistemi adattivi

Come già descritto nei capitoli precedenti, la struttura del Web fa sì che molte tracce del comportamento dell’utente restino salvate nei server che quest’ultimo ha contattato per giungere alle informazioni ricercate. Questo fatto rappresenta un’enorme opportunità per la realizzazione di sistemi Web adattivi veramente efficaci, ma, allo stesso tempo, l’utilizzo dei dati personali pone oggi molti interrogativi di ordine etico e legale. Infatti elementi come “sicurezza” e “privacy” della persona rischiano di essere compromesse da un uso improprio e non controllato di tali dati.
Diviene quindi opportuno sviluppare modelli dell’utente che siano i le azioni atte a ricreare l’adattività del sistema o a quanto dichiarato all’utente.
In questo capitolo cercherò di descrivere nei diversi livelli questi aspetti critici, mettendo in evidenza situazione e problemi attuali, analizzando poi alcune possibili soluzioni.
Tenendo presente che la componente basilare di un sistema adattivo è costituita dal modello dell’utente; il quale si occupa di recuperare, analizzare e memorizzare le caratteristiche degli utenti che utilizzano il sistema. Può contenere inoltre altre supposizioni derivate all’elaborazione dei due contesti precedenti.
Con la crescita del Web, negli ultimi quidici anni, grazie anche al particolare sviluppo dell’area del commercio elettronico, sono nati dei sistemi di user modelling commerciali. Questi rappresentano tipo di modelli di notevole importanza in quanto implementano nuove tecniche di sicurezza e protezione dei dati (per esempio tecniche di crittografia) per la protezione della privacy.
Il termine privacy è un termine che in questi ultimi anni ha subito un esponenziale inflazione. Al giorno d’oggi i dati sensibili sulla rete si sono moltiplicati in modo esponenziale, sia per un fattore di accessibilità alla rete, alla nascita di Social Network sia per la stessa digitalizzazione, che ha reso la divulgazione degli stessi pi rapida e capillare.
Ma per capire davvero quali sono problemi che vanno risolti si deve iniziare ad analizzare prima di tutto il pensiero degli utenti riguardo privacy e l’utilizzo dei dati personali nel Web. Numerosi sondaggi e ricerche12 hanno rivelato che gli utenti di Internet hanno molte preoccupazioni riguardanti la loro privacy e il rilascio di dati personali ai siti Web. Questi studi sono stati condotti fra il 1998 e il 2003, principalmente negli Stati Uniti. Vediamo in sintesi che cosa ci dicono, cominciando dalle preoccupazioni riguardanti il rilascio dei dati personali:
- Oltre l’80% degli utenti si preoccupa della privacy o della sicurezza delle proprie informazioni personali online;
- Quasi la totalità degli utenti si è rifiutata almeno una volta di rilasciare informazioni personali a un qualche sito;
- Quasi il 30% degli utenti non ha mai rilasciato informazioni personali sul Web;
- Poco più della metà degli utenti si registra con dati reali, la parte restante, quando possibile, usa spesso dati fittizi;
- L’83% degli utenti è convinto che i siti violino la loro privacy condividendo le loro informazioni con altri siti, il 90% crede inoltre che i dati siano raccolti e condivisi con altre organizzazioni per scopi differenti a quanto dichiarato all’utente.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Servizi web per l'università. Uno studio di integrazione per un modello adattivo di interfaccia utente.

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Informazioni tesi

  Autore: Stefania Lazzari
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze e Tecnologie della Comunicazione e dell'Informazione
  Relatore: Mauro Coccoli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 117

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