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La distorsione del tempo e della memoria nel cinema contemporaneo: il caso ''Memento''

Può la memoria cambiare il passato? The Butterfly Effect e Frequency

A una prima occhiata, la capacità di Evan (Ashton Kutcher) di ricordare degli avvenimenti passati della sua vita può sembrare una scelta registica: stacco sul primo piano del protagonista e ritorno alla sua infanzia. In realtà c’è qualcosa di più profondo: il protagonista di The Butterfly Effect (id., 2003) di Eric Bress, è in grado di viaggiare nel tempo, nel suo tempo. È in grado di modificare quello che sta compiendo e in base a questi cambiamenti anche il suo futuro muta completamente.
Il titolo del film è spiegato ampliamente nell’incipit del film che recita
Si dice che il minimo battito d’ali una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo (teoria del caos)
Lo schema classico del viaggio del tempo attraverso una macchina è stravolto. Adesso si può tornare indietro solo con la mente. Il protagonista non riesce però a cambiare la vita come vuole. Anzi, ogni avvenimento cambiato equivale a un problema in un modo o nell’altro. Il destino, la linea temporale prende diverse direzioni e si modifica costantemente, come a formare dei mondi paralleli. L’unica soluzione possibile è dunque quella di rinunciare a ciò che si ha di più importante. Quando Evan legge i suoi diari d’infanzia, quei ricordi che si credevano smarriti ritornano prepotentemente alla memoria. Da piccolo Evan soffriva di amnesia e svenimenti e fu per questo motivo che un dottore gli ordinò di scrivere tutto su dei diari. Ma col passare del tempo il disturbo era scomparso e i diari vennero conservati e mai più riaperti. Quando per caso Evan si trova di nuovo a fare i conti con il suo passato, innesca un meccanismo a catena. Egli, un po’ per gioco, un po’ per spirito di giustizia, cerca di cambiare un ricordo della sua infanzia. Ma quando riprenderà conoscenza scopre che quel cambiamento è avvenuto davvero e quella sua piccola azione non ha solo modificato un particolare della sua vita, ma anche numerosi avvenimenti accaduti subito dopo. Di queste vicende Evan è conscio e la sua memoria comincia ad accumulare sempre più nuovi ricordi, rischiando quasi di scoppiare la sua mente.
In Frequency (Frequency – Il futuro è in ascolto, 2000) di Gregory Hoblit accade qualcosa di diverso ma allo stesso tempo simile. John Sullivan (Jim Caviezel) scopre una vecchia radio appartenuta a suo padre Frank (Dennis Quaid) che, a causa di una tempesta elettromagnetica, riesce a metterlo in contatto proprio con la stessa radio ma trent’anni addietro. E chi c’è all’altro capo della radio? Frank, suo padre, a cui John salva la vita, dato che l’uomo sarebbe dovuto morire il giorno dopo in un incendio. I due cominciano a chiacchierare e John rivela molte cose del futuro al padre, soprattutto in materia di baseball di cui il padre è un appassionato. Ma quello che non sanno è che un cambiamento nel passato porta a dei drammatici cambiamenti anche nel futuro. Il giorno dopo John scopre che sua madre è morta da trent’anni a causa del “killer delle infermiere”. La soluzione dell’enigma non può venire risolta in un solo tempo, ma in entrambi e, con l’aiuto di suo padre in contatto dal 1969, John riuscirà a risolvere il caso. Cercando di ignorare per un attimo le inevitabile incongruenze temporali a cui si incorre quando un film cerca di far cambiare il passato, è bene osservare alcuni elementi molto importanti anche in relazione a The Butterfly Effect. Quando il passato cambia, Evan e John assimilano nuovi ricordi, ma i vecchi non vanno perduti, bensì restano come indelebili cicatrici. Mentre Evan è conscio del suo nuovo presente, John non riesce a relazionarvisi. Non riesce a distinguere cosa sia veramente accaduto e cosa no, quale sia il vero nuovo presente e quale sia invece quello che è cambiato. Un cambiamento del passato dovrebbe portare a una nuova linea temporale in cui tutti non avrebbero più ricordi della linea precedente semplicemente perché non è mai esistita. In Frequency ciò non accade. Il cambiamento temporale avviene sulla stessa linea temporale e gli oggetti, i ricordi e le persone si trasformano repentinamente al mutare dell’avvenimento passato. Quello che non muta è la situazione. Le due linee temporali, passato e futuro, viaggiano parallelamente, quasi fossero due film separati e tenuti assieme dalla radio.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La distorsione del tempo e della memoria nel cinema contemporaneo: il caso ''Memento''

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Informazioni tesi

  Autore: Salvatore La Fauci
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Comunicazione multimediale e di massa
  Relatore: Silvio Alovisio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 178

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Parole chiave

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