La pianificazione territoriale strategica: bonifica e riqualificazione dell'ex area industriale Bagnoli Coroglio

L’attribuzione alle Regioni della competenza legislativa piena ed esclusiva in materia di turismo ha generato una notevole diversificazione delle soluzioni accolte negli ordinamenti regionali. Questo non impedisce di individuare un tratto comune presente in tutte le legislazioni regionali in materia di turismo, cioè quello relativo alla promozione ed all’informazione turistica regionale e individua diverse tipologie di turismo come ad esempio il turismo termale e molteplici aspetti della materia in oggetto di competenza delle Regioni (strutture ricettive ed agenzie di viaggio).
Prima della seconda metà degli anni ‘90 le strutture per l’informazione e la promozione turistica dipendevano dalle Regioni coerentemente con il “ principio del parallelismo” secondo il quale le funzioni amministrative in materia di competenza legislativa regionale dovevano appartenere alle Regioni.
Successivamente nella legislazione statale, tale principio fu sostituito dal principio di sussidiarietà, secondo il quale le funzioni amministrative dovevano essere esercitate dagli Enti più prossimi, per una maggiore responsabilizzazione sui risultati ottenuti.
Da tale evoluzione è scaturito il conferimento delle funzioni amministrative individuate dalle Regioni agli enti locali. L’attività di promozione, informazione, accoglienza ed assistenza turistica non è più regolata dalla legislazione regionale ma da Province e Comuni; inoltre tali attività possono essere svolte avvalendosi della cooperazione tra enti pubblici e privati.
Dipendono, quindi da Province o Comuniomozione e valorizzazione del turismo locale (esempio Festa di Piedigrotta a Napoli), definisce i programmi promossi dalla Provincia; si occupa della comunicazione ai turisti sulle attrezzature alberghiere ed extra alberghiere e sulle tariffe dei servizi. Rileva le presenze turistiche nel territorio, ispeziona le strutture nel rispetto delle norme igienico sanitarie.