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APPROFONDIMENTI

Il risparmio energetico nel settore dell'edilizia

20/07/2011

Il risparmio energetico nel settore dell'edilizia

Il risparmio energetico nel ciclo di vita degli edifici (Life Cycle Analysis)

Il settore dell’edilizia consuma circa un terzo dell’energia consumata complessivamente nel mondo. .
Dato il peso del residenziale sulla domanda complessiva di energia (basti pensare che in Italia i consumi relativi al settore residenziale incidono del 20% sui consumi totali.) emerge con chiarezza l’importanza di concentrarsi sull’analisi della componente residenziale dei consumi energetici.

Per una concreta politica a favore dell’ambiente, volta ad una riduzione del consumo di energia primaria e quindi dell’inquinamento, occorre seguire due strade parallele : quella del RISPARMIO ENERGETICO ( ovvero riduzione dei consumi) e quella della EFFICIENZA ENERGETICA ( ovvero produrre gli stessi beni e servizi con meno energia determinando automaticamente un minor impatto ambientale ).

Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale una progettazione che tenga conto delle energie utilizzate durante la vita dell’edificio, che ottimizzi i sistemi costruttivi ed impiantistici per ottenere il maggior risparmio energetico, in altre parole, una progettazione ecosostenibile.
E’ necessario che gli elementi caratteristici di una progettazione ecosostenibile siano estesi ad una valutazione di eco sostenibilità nel tempo, poiché oltre al momento di realizzazione ed uso, gli organismi edilizi producono effetti prima, nel reperimento e lavorazione delle materie prime necessarie alla produzione degli elementi tecnologici, e dopo, nelle fasi di demolizione, smaltimento ed eventuale riciclaggio di materiali e componenti.

Per quantificare il danno ambientale complessivo dovuto ad un sistema edilizio. occorre considerare oltre al riscaldamento degli ambienti ( una delle principali cause) anche l’energia spesa durante la fase di costruzione. Ciascun materiale utilizzato infatti porta con se una quota di energia. dovuta all’estrazione della materia prima, alla lavorazione del manufatto, al suo trasporto dai luoghi di produzione al cantiere, all’assemblaggio dei componenti e quindi a tutti i processi di lavorazione dei materiali stessi e alla loro messa in opera.

E’ necessario prendere in considerazione tutti questi fattori per avere un bilancio completo ed oggettivo del danno ambientale generato dal prodotto edilizio in tutte le sue fasi, produzione, uso, demolizione e smaltimento, in altre parole nell’arco del suo intero ciclo di vita.

Un progetto cosi concepito tiene conto degli effetti più ampi di ripercussione sull’uomo e sull’ambiente, contemplando la complessità dell’agire costruendo.
Dalla progettazione di un manufatto edilizio, quindi, occorre passare alla progettazione del ciclo di vita dello stesso.
L’analisi del ciclo di vita ( Life Cycle Analysis ) ha dunque il compito di valutare le ricadute sull’ambiente attraverso l’identificazione dei flussi di materia e di energia entranti ed uscenti dal sistema.

Il consumo energetico nella produzione dei materiali (Embodied Energy)

Spesso si attribuisce il concetto di eco-compatibilità unicamente ai materiali naturali; ma solo dopo aver considerato ogni fase di produzione del materiale si può avere un bilancio oggettivo del suo impatto ambientale.
Appare evidente che debbano essere impiegati materiali che siano stati prodotti con un basso consumo di energia e che alla fine del loro ciclo di utilizzazione siano anche facilmente e convenientemente riutilizzabili o riciclabili.
Il costo energetico di un materiale è l’equivalente del suo costo monetario e per ottenerlo è importante ripercorrere l’intera catena dei processi di produzione in termini di energia consumata e di conseguente impatto ambientale.

Occorre effettuare per ogni prodotto o servizio, una valutazione dell’impatto energetico ambientale, dall’estrazione e trattamento delle materie prime, fino alla collocazione del prodotto dopo l’uso.
Paradossalmente, un isolante in poliuretano, in virtù delle sue prestazioni o della distanza di trasporto, potrebbe, per esempio, risultare più sostenibile di un isolante in sughero, anche se quest’ultimo è naturale.

Per comprendere in termini concreti il contributo della spesa energetica dovuta ai materiali, basti pensare che in un edificio tradizionale l’impatto dovuto ai materiali corrisponde all’impatto derivante dai consumi energetici dell’edificio nell’arco di circa 18 anni.
Le indagini effettuate per valutare i consumi energetici dell’industria delle costruzioni portano ad un valore medio per un edifico tipo realizzato secondo tecniche correnti in Italia, dove è dominante il calcestruzzo armato, pari a circa 5-6 GJ/m2 (costo energetico per la costruzione di un edificio: Embodied Energy .Interessante è confrontare questo valore con quello caratteristico dell’energia cosi detta “di processo”.Per la città di Roma, per edifici destinati ad uffici i valori medi sono complessivamente dell’ordine di 0,5-1 GJ/m2 per anno, per un consumo complessivo nei cinquanta anni di vita dell’ edificio pari a 25-50 GJ/m2.Questo significa che solo il 10% del costo energetico è imputabile alla costruzione mentre, il 90% è imputabile alla sua gestione!!!

Nel settore edilizio gli interventi che offrono migliori opportunità di risparmio negli edifici sono il retrofitting (si intendono tutte le operazioni, tecnologiche e gestionali, atte al conferimento di una nuova o superiore qualità prestazionale alle costruzioni esistenti dal punto di vista dell’efficienza energetica , volte cioè alla razionalizzazione dei flussi energetici che intercorrono tra sistema edificio ed ambiente esterno), e per il terziario i sistemi di gestione dell’energia, dato il volume delle perdite nel processo di produzione trasmissione e distribuzione.

Le politiche ambientali del futuro dovranno dunque considerare in modo integrato tutto il ciclo di vita dei sistemi produttivi. L’obiettivo in generale è dunque quello di favorire la sensibilizzazione e la crescita culturale sia del comparto edilizio che quello del singolo individuo con l’inserimento nel linguaggio comune di termini chiave quali: efficienza e risparmio energetico,qualità energetica importanza della gestione e ciclo di vita.

La migliore soluzione architettonica dovrà essere anche la soluzione “sostenibile”. Sostenibilità come concetto “etico” che cerca di minimizzare l’impatto dell’azione dell’uomo sull’ambiente, tentando di assecondare le esigenze attuali senza compromettere quelle future..


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