A conclusione di alcuni miei lavori connessi alla discussione della dissertazione di laurea mi è posto il quesito delle relazioni e delle differenze esistenti in ambito economico (ma non solo) tra Valori e Regole di Condotta.
Si è di fronte ad argomenti di elevata complessità e in questa sede mi limito a riportare alcune brevi riflessioni di carattere generale. Più precisamente il punto centrale della mia riflessione tende a verificare la prevalenza dei valori sulle norme di condotta. Tale verifica mi ha condotto a proporre una mia interpretazione, spero non troppo pedante, della natura dei rapporti che intercorrono tra etica ed economia, intese soprattutto come discipline ovvero come prospettiva per l'interpretazione dei comportamenti dell'uomo.
In argomento, un filone di letteratura assai consolidato conclude la propria posizione ritenendo che:
• i comportamenti morali non realizzano l'interesse generale;
• quest'ultimo si determina soltanto attraverso un'azione individuale che non sia consapevolmente orientata verso di esso;
• in concreto, si perviene ad un equilibrio naturale tra interesse particolare e generale.
Questa incompatibilità consegue al fatto che l'uomo è un soggetto sostanzialmente egoista e la conciliazione con l'interesse collettivo risulta assai ardua da realizzare.
Rispetto alle norme morali/etiche, in genere, la violazione di regole di c...