Skip to content

APPROFONDIMENTI

Adolescenza inquieta e omosessualità

17/12/2004

Adolescenza inquieta e omosessualità

La dott.ssa Laura Vernaschi, esperta di problemi adolescenziali, ha scritto per un giornale cartaceo un interessante articolo sul tema dell'omosessualità, ma ha poi avuto il desiderio di mettere a disposizione il testo in una più ampia vetrina online. Attraverso la nostra pagina di Approfondimenti, pubblichiamo le sue riflessioni su questo scottante tema così come ce le ha inviate la dott.ssa Vernaschi.

E'da tempo che rifletto sul tema dell'omosessualità e su ciò che i mezzi di comunicazione trasmettono in merito; ho letto anche le lettere arrivate al Vostro giornale in cui hanno trovato spazio interrogativi e risposte a mio parere intelligenti, cosa che non ho trovato nel clamore sollevato dai mass media, impegnati a sbilanciarsi con grande enfasi sulla questione dei ''matrimoni gay'', come se l'argomento si esaurisse lì.
In questi casi penso che nella bocca del lettore/spettatore non rimanga altro che un retrogusto di estremizzazioni, luoghi comuni e riflessioni approssimative. Considerando che dietro le notizie di prima pagina c'è una realtà fatta di persone, esperienze di vita e rapporti interpersonali che, direttamente o no, ci riguardano, la situazione rischia di avere un risvolto drammatico, soprattutto nei casi in cui vengono espressi giudizi sommari ed affrettati che possono generare sofferenza. Non si tratta di individualismo, ma semplicemente di tener conto del fatto che la cultura influenza la costruzione di premesse e valori negli individui che la costituiscono e, al contrario, secondo un movimento circolare, le premesse degli individui vanno ad influenzare la cultura a cui appartengono. La complessità della realtà in cui viviamo, che spesso non sappiamo focalizzare e gestire, ci porta, a volte, a non considerarne le varie sfaccettature: l'evoluzione della società viene allora percepita come instabilità, che a sua volta porta a riaffermare idee statiche a sostegno del non cambiamento (che non necessariamente implica il ribaltamento dei valori o dei principi religiosi). L'ascolto, la curiosità (intesa come reale interesse nei confronti degli altri), l'empatia e l'accoglienza dovrebbero essere categorie trasversali alle istituzioni, alle religioni e al buon senso, che ci permettono di affrontare qualsiasi argomento nel rispetto dei sentimenti e dell'unicità delle persone e delle loro storie, ma che si intravedono appena dietro una dichiarata ''apertura'' ed una palpabile reticenza di antiche origini.


Tesi dell'autore: