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Gadamer - Il dialogo nelle lingue

 Gadamer - Il dialogo nelle lingue


Appena toccato in Verità e metodo, il tema della diversità delle lingue acquista importanza nella riflessione di Gadamer. Ne La diversità delle lingue e la comprensione del mondo, Gadamer ritiene che la Torre di Babele è la scienza. La torre della scienza si erge, forte del linguaggio della matematica, rifiutando ogni base nel linguaggio comune. E tuttavia questo non cessa di declinarsi in una molteplicità di lingue storiche. Non sarà però una burocratizzazione a risolvere il problema.
La chimera di un linguaggio artificiale deve lasciare spazio al dialogo delle lingue, al cui interno è possibile non solo scoprire il valore di ogni lingua, ma anche riconoscere che il mondo depositato nella propria non è il mondo per eccellenza. Per i singoli, si pone il compito etico e politico di trovare la via del dialogo per salvaguardare la diversità in un’unità culturalmente più ricca.

L’ascolto appare così un’arte indispensabile. Se la vista è stato il senso privilegiato nella tradizione filosofica, occorre perciò affermare la preminenza dell’udito che è per eccellenza il senso del linguaggio e la pota d’ingresso del comprendere. Gadamer fa dell’ascolto la metafora stessa del comprendere: prestare ascolto vuol dire disporsi a comprendere.

Tratto da LINGUAGGIO di Domenico Valenza
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