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Nascita della museologia


La museologia è una disciplina abbastanza recente, in quanto possiamo parlare di essa solo a partire dagli anni ’50 del XX secolo, mentre prima di allora tutto ciò che riguardava i musei rientrava nella cosiddetta “museografia”, termine attestabile a partire dal 1727.

Il termine museologia nasce nel secondo dopoguerra in concomitanza con la nascita dell’ ICOM, cioè dell’ International Counsil of Museums, organizzazione internazionale a cui fanno riferimento tutti i musei del mondo, nata nel 1946 come costola dell’Unesco.
Il fatto che questo termine si affermi nel dopoguerra indica che gli eventi bellici contribuiscono in questo periodo a porsi delle domande attinenti alla tutela dei beni culturali e alla definizione di bene culturale stesso.

L’ICOM risponde a questa esigenza nei suoi due documenti più importanti, ovvero il suo statuto (1975) e il Codice deontologico.
Il Codice deontologico viene approvato durante l’Assemblea generale dell’ICOM tenutasi a Buenos Aires nel 1986 e stabilisce che l’area di competenza e intervento dell’ICOM è attinente anche al controllo dell’etica dei musei e delle professionalità al loro interno.

Con museologia, a partire dagli anni ’50 del XX secolo, si indica quella disciplina che riguarda tutti gli aspetti teorici e strategici dei musei, con riferimento anche alla storia stessa dei musei in particolare nei paesi europei e continentali.

La museografia, invece, è l’applicazione pratica di questi aspetti teorici e strategici, quindi la traduzione in edificio, le progettazioni architettoniche e gli allestimenti.

Queste due discipline sono accompagnate dalla museotecnica, ovvero quella disciplina che individua gli strumenti tecnici che permettono la progettazione teorica e la realizzazione pratica.

Tratto da MUSEOLOGIA di Roberta Carta
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