Il cinema muto
In realtà, i film muti non furono mai totalmente privi di componenti sonore: le sale dove venivano riprodotti i film non erano esclusivamente adibite alla proiezione, per cui capitava spesso di sentire il rumore del proiettore stesso e il chiacchierio del pubblico.
Era frequente la presenza di un “imbonitore” che anticipava alcuni eventi del film per giocare con le attese del pubblico e, in seguito all’introduzione delle didascalie, aiutava il pubblico analfabeta nella loro comprensione.
• Colorazione a mano con dei pennelli appositi, procedimento faticoso e molto costoso, preferito da Meliès.
• Colorazione a tampone, che dava una componente policroma a ciascun fotogramma.
• Imbibizione e viraggio, insieme o separate, davano a ciascun fotogramma una sola componente cromatica.
La pellicola ortocromatica era molto sensibile alla luce, quindi rendeva alla perfezione la profondità di campo e la tridimensionalità, ma poco sensibile ad alcune radiazioni dello spettro cromatico (poco al giallo e al verde, per nulla al rosso).
La pellicola pancromatica invece era poco sensibile alla luce e molto sensibile a tutte le radiazioni dello spettro cromatico, perciò rendeva le immagini e la gamma di grigi molto più morbidi.
Continua a leggere:
- Successivo: Il cinema muto italiano
- Precedente: George Melies
Dettagli appunto:
- Autore: Roberta Carta
- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Beni culturali
- Esame: Storia del cinema e analisi dei film
- Docente: David Bruni
Altri appunti correlati:
- Cinema del Novecento in Europa
- La nascita del cinema
- Il cinema italiano dalle origini agli anni novanta
- Storia del cinema italiano
- La scrittura e l'interpretazione II
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il fenomeno del divismo: Marilyn Monroe l'ultima grande stella
- Oltre la parola. Il linguaggio delle immagini in ''Kurutta ichipeiji'' di Kawabata Yasunari.
- Ruoli e politiche di marketing del distributore nella filiera cinematografica: alcuni casi a confronto
- Hollywood 1945-1946: il cinema americano nella cultura italiana del secondo dopoguerra
- La Rivoluzione Gumpiana: origini, caratteristiche e influenza di un nuovo approccio narrativo per la rappresentazione cinematografica e televisiva del diversamente abile
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.