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I sistemi giuridici dell'est Europa

I sistemi giuridici dell'est Europa


C.C. SVIZZERO delle OBBLIGAZIONI (1918) e C.C. (1916) ha delle innovazioni rispetto al codice tedesco (la parte introduttiva conteneva dei principi generali e guida) perché ha una parte introduttiva di 10 artt. nei quali ci sono dei principi generali intesi come Saleies e Geny – in presenza di una lacuna il giudice deve comportarsi come se fosse legislatore e trovare soluzioni per esigenze del caso concreto.
Art. 2 buona fede senza eccedere dagli scopi dell’ordinamento.
Il diritto svizzero riconosce la fine creativa della giurisprudenza e recepisce l’istanza sociale.
Viene preso in considerazione dai Turchi che decidono di modernizzarsi per le materie civilistiche  e quello italiano per le materie penalistiche.
L’EST EUROPEO E IL MODELLO EPOCALE SOCIALISTA

I paesi europei che dal 1917 si sono trovati coinvolti con l’esperienza socialista, non rappresentano una unità. Alcuni di essi hanno ripreso il diritto romano, il modello tedesco e il diritto della chiesa cattolica. Alla fine del 1700 gli altri paesi dell’Est europeo non ricorrevano in via prevalente al diritto romano: Russia, Paesi Baltici, Polonia, Romania, Serbia, Bulgaria. In tutti i paesi non romanisti, troviamo vigorose consuetudini. Modelli ripresi: francese, tedesco, austriaco, e romanisti nel 1800.

BOEMIA, MORAVIA, SLOVENIA

Fecero parte del sacro romano impero germanico, dell’impero austriaco e tutto ciò che vale per il diritto germanico, e per l’Austria, vale per questi paesi fino al 1919. Dal 1100 al 1200 il diritto era differenziato per classi sociali e a base consuetudinaria. Nel 1709 vennero intrapresi lavori di codificazione del diritto civile che avrebbero portato all’ABGB.
Dal 1918 al 1939 la Boemia e la Moravia furono il cuore della prima repubblica cecoslovacca che volle unire il diritto cèco e slovacco. Dal 1945 la Cecoslovacchia appartenne ai paesi socialisti.

POLONIA

Nel 1936 non era ancora un paese comunista prima vigeva un diritto codicistico non frutto della traduzione.
Codice Italo-francese delle obbligazioni art. 22 molto importante – riequilibrazione prestazioni (redatto da un italiano Scaloglia e Gèny prima della 2° guerra mondiale) al quale i paesi dell’est. Sudamericani e arabi si ispirano.
Il codice Italo-francese sarà imitato dai Polacchi nel ’36 dopo la riunificazione della Polonia. Art. 135 danno cagionato ad altri deve risarcire se ha varcato la buona fede o ha abusato del diritto.
Quando nel 40 dopo la fine della 2^ G.M. i russi impongono l a trasformazione delle repubbliche in senso socialista ma molte di queste mantengono la codificazione. Rimane la struttura ma vengono adattati i contenuti al socialismo.
Logica dello stato socialista: mettere in linea le istituzioni socialiste con le teorie Marx-Engels (TEORIA: Borghesia classe dominante sfruttando la proprietà dei mezzi di produzione e imponendo ai lavoratori il proprio dominio… I lavoratori dovevano pacificare modificare la situazione).
Lettura pessimistica: siccome la rivoluzione tardava a verificarsi la classe lavoratrice doveva con la forza abbattere la classe borghese. I principi socialisti dovevano portare ad una ristrutturazione del diritto privato. Veniva adottato il principio della legalità socialista: riequilibrio dei poteri dello stato per arrivare ad una società più giusta attraverso la legge dello stato.
Il formante legislativo è il più importante e le clausole generali dovevano plasmare il diritto ed adeguarsi alla prospettiva socialista, autoritaria.
ANTIFORMALISMO IN CHIAVE AUTORITARIA: riduzione dei poteri del giudice. Es. art 1448 in Italia e art.22 Svizzera.
Nell’art. 1448 si legge la “Logica CORPORATIVA”: capacità di competere e sviluppo economia quindi la volontà di non annullare gli scambi, x sviluppare un’economia nazionale.

Tratto da DIRITTO PRIVATO COMPARATO di Beatrice Cruccolini
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