Skip to content

Contrattazione collettiva nel pubblico impiego


L’EVOLUZIONE NORMATIVA E I LIMITI ALLA CONTRATTUALIZZAZIONE DEL PUBBLICO IMPIEGO

Fino alla fine degli anni 60 i sindacati influenzano in modo informale e solo dall’esterno. In quanto la PA è in supremazia sul dipendente.
Progressiva attenuazione.

Intanto venne riconosciuto il diritto allo sciopero (Corte Costituzionale), poi venne la contrattazione collettiva.
La Legge quadro sul pubblico impiego del 1983 istituzionalizza la contrattazione collettiva come fonte di regolamentazione del rapporto di lavoro pubblico.
Ma non basta perché non sono compresi: l’oggetto della contrattazione, i soggetti contraenti, i livelli e le procedure contrattuali. Inoltre l’accordo diviene efficace dopo che è stato recepito dal DPR.
Per cui successivamente si ha il D.Lgs, 29/1993 modificato negli anni fino al D.Lgs. 165/2001 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze della pubbliche amministrazioni”, un T.U.

La regolamentazione contrattuale incontra limiti soggettivi ed oggettivi:

Limiti di carattere soggettivo: non sono comprese alcune categorie (art.3 – magistrati, militari, polizia, diplomatici, professori e ricercatori universitari). Riguardo i dirigenti, sono stati inseriti in un secondo momento (ruolo unico della dirigenza, due fasce)
Limiti di carattere oggettivo: Restano al legislatore queste materie
responsabilità giuridiche
organi, uffici, conferimento della titolarità
principi fondamentali di organizzazione
procedimenti di selezione e avviamento
ruoli e dotazioni organiche, e consistenza
garanzia della libertà di insegnamento, autonomia in ricerca, didattica
responsabilità e incompatibilità con altre attività e divieto di cumulo
Tutto il resto può essere contrattato.

Vi sono comunque delle riserve a favore della contrattazione collettiva, ristrette da leggi recenti 133/2008 e 15/2009:
determinazione della composizione dei comparti negoziali
fissazione della struttura contrattuale e dei rapporti tra livelli
fissazione dei limiti massimi delle aspettative e dei permessi sindacali

Tratto da INTRODUZIONE AL DIRITTO SINDACALE di Barbara Pavoni
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.