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Due Diligence Completa


Comprende l’esame di una serie di aspetti rilevanti:

1. Storia della società: comprendere le dinamiche poste in essere, fattori di successo, recenti scelte di carattere strategico, logistico, etc.
Un’introduzione degli elementi storici per capire il contesto di cui ci si sta occupando.
Il contesto di attività e i fatti intervenuti durante la vita della società hanno fondamentale importanza.
Elementi da analizzare:
• Fattori storici di successo e di insuccesso: perché la società ha puntato su quell’elemento rispetto ad un atro e questo ha comportato un vantaggio o uno svantaggio?
• Operazioni recenti: più significative, altre operazioni straordinarie, cambi di norme, serie di elementi che hanno influenzato in qualche modo l’andamento della società non solo di carattere economico-finanziario ma anche operativo nel settore di riferimento.
→ Tipicamente vengono esaminate queste aree principali e altre per capire i possibili impatti nel contesto dell’operazione da cui deriva la richiesta di indagine.

2. Personale: per capire come o se il personale con le proprie competenze possa avere impatti sull’attività nonché sull’operazione che si sta andando a generare.
• Valutazione della dipendenza dai dirigenti chiave: quando la società e dipendente dalle scelte di questi soggetti
• Turnover del management: se le persone che guidano le varie f.ni aziendali sono in azienda da tanto tempo o se cambiano in tempi abbastanza vicini gli uni dagli altri
• Analisi della remunerazione a tutti i livelli e il confronto con la media di settore
• Espressa una valutazione dell’impatto che l’operazione potrebbe avere sui dirigenti chiave: tanto maggiore sarà la dipendenza tanto più importante sarà effettuare questo tipo di valutazione.

3. Attività e posizionamento strategico: (5 forze competitive di Porter) importante perché a seconda di cosa svolge l’azienda e anche delle caratteristiche del contesto competitivo di riferimento verranno analizzati alcuni elementi piuttosto che altri.
• La rete di vendita: diretta o indiretta, tramite soggetti che appartengono all’azienda o tramite soggetti che non appartengono all’azienda.
• Esame dei fattori critici di successo e vantaggi competitivi: un’azienda che opera in un settore altamente innovativo e ha al suo interno l’attività di R&S o magari un’azienda che l’attività di R&S la commissiona ad un soggetto terzo.
• Ciclo di vita dei prodotti: prodotti appena introdotti, prodotti maturi, che possono essere rinnovati, etc.
• Spese di R&D e i relativi risultati conseguiti: la ricerca si dovrebbe a volte concretizzare in qualcosa che porta un vantaggio competitivo ed un valore all’azienda.
• Quote di mercato: non solo quante ne ha ma anche come sono divise le restanti q. tà→ se frammentate, se di un unico soggetto o pochi soggetti
• Potenziali mercati di sbocco: magari una società ha la possibilità di poter penetrare in un mkt differente a livello geografico o di consumatori.
• Grado di dipendenza dal mercato locale: è un bene che viene richiesto solo localmente? Tutto ciò che mi serve per realizzare quel bene lo si trova solo in una determinata area geografica?
• Concorrenti: qual è il livello di concorrenza? I concorrenti hanno le stesse caratteristiche o diverse? Concentrati o molto numerosi? Ci sono potenziali entranti? Il livello di concorrenza è in qualche modo disciplinato?
• Normative significative (che possono influenzare il settore): se esistono norme che regolano il settore es. settore finanziario, settore farmaceutico.

4. Informazioni di carattere finanziario: dati economici, patrimoniali e finanziari che riguardano la società target.
• Andamento storico e i fatti straordinari che hanno inciso sui risultati della società (dati storici)
• Analisi dei piani industriali, economici e finanziari (dati prospettici)
• Esame delle politiche di bilancio adottate e dei relativi effetti
• Analisi della qualità o meno e dell’attendibilità o meno del sistema di budgeting, di reporting, etc.
→ in generale del sistema che porta a informazioni di carattere economico-finanziario ai soggetti che hanno necessità di prendere delle decisioni
• Valutazione dell’impatto sui risultati dell’eventuale operazione straordinaria che si sta valutando: vengono espresse considerazioni di come potrebbero cambiare i risultati del periodo dopo l’operazione di acquisizione/vendita.
• Esame degli andamenti correnti e previsionali dei dati reddituali e finanziari

5. Sistemi informativi: comprendere se la società ha un sistema di flussi informativi, come questi sono gestiti, se ci sono procedure per la salvaguardia dei dati.
Qualsiasi sistema adottato per permettere i flussi informativi all’interno delle varie o tra le varie funzioni aziendali o ancora tra le varie funzioni aziendali e i soggetti terzi che possono essere i fornitori, i clienti, etc.
• Adeguatezza dell’ambiente di controllo IT e dei sistemi informatici: andare a guardare quali sono tutti i sistemi di IT presenti in azienda e vedere poi le attività che questi sistemi supportano (es. gestione dei dati relativi ai dipendenti, quindi gestione di informazioni sensibili; gestione sistemi legati alla reportistica aziendale) → quindi organizzazione di dati fondamentali per prendere delle decisioni. Questi sistemi sono spesso volti a garantire una maggiore efficienza, un risparmio di tempi, la possibilità di gestione un gran numeri di informazioni → È fondamentale comprendere se ci siano adeguati punti di controllo che verifichino l’efficacia ed efficienza del sistema: il sistema deve essere adeguato a proteggere l’azienda da eventuali errori.
• Sicurezza del sistema e delle informazioni: comprendere se ci sono idonee procedure che garantiscano la salvaguardia dei dati e delle informazioni che sono gestite tramite i sistemi informatici→ garantire la sicurezza significa evitare che persone che non hanno il diritto accedano a informazioni elaborate o di proprietà dell’azienda (es. sui brevetti che sta progettando, processi produttivi alternativi/innovativi)
Safety procedures: procedure di salvaguardia, riguardano tutte quelle attività volte a garantire la salvaguardia dei dati e del processo di business continuity nei casi di attacchi informatici o di problemi commessi ad accadimenti straordinari (es. fino a non tanti anni fa molte società avevano i server in cantina e in casi di allagamenti il sistema veniva perso). L’esistenza di questo tipo di procedure è oggetto di analisi per salvaguardare la business continuity.
• Investimenti: fatti nell’ambito dei sistemi informativi o informatici. Investimenti sia storici sia prospettici → per capire grado di attenzione della società verso questo tipo di strumenti/contesto.

6. Area delle vendite:
• La clientela (numero, caratteristiche): a chi mi rivolgo? Ad un determinato target specifico come ad esempio i prodotti per l’infanzia? Oppure a target più ampi es. bevande?
• Copertura geografica: dove i beni e prodotti sono venduti. In un territorio prossimo o lontano? Regolato da norme? Area di conflitti? In aree molto remote quindi difficilmente accessibili? Il business è concentrato in un solo territorio o rivolto a diversi paesi? → tutti elementi che comportano una valutazione importante per quanto riguarda sia le prospettive di crescita sia l’analisi dei dati attuali.
Contratti di vendita più significativi: caratteristiche → come sono regolati, quali sono i rischi che l’impresa assume.
• Valore dei resi sulle vendite: è il dato che riflette l’insoddisfazione del cliente per difformità o per non aver ritrovato le caratteristiche che pensava di trovare quando ha acquistato il prodotto.
• Esame delle note di credito emesse: perché sono state emesse, il loro valore rispetto al valore totale delle vendite.
• Analisi dei trend per prodotto: quali sono i prodotti più venduti, quelli che creano più margine o al contrario quelli meno richiesti, quelli che garantiscono una redditività inferiore.
• Analisi degli ordini in essere: riflettono le previsioni di vendita→ quanti ordini ho già in casa dunque quali previsioni di vendita sono già realizzabili.

7. Area acquisti:
• Principali fornitori: caratteristiche, numero, dove sono collocati.
• Principali accordi contrattuali: termini di pagamento, chi si assume i rischi.

8. Area della produzione: (efficienza ed efficacia del sistema produttivo)
• Grado di utilizzazione della capacità produttiva: se è satura, se è in eccesso possibilità di ampliare l’attività attuale o la gamma di prodotti venduti. Se ci sono dei fermi-macchina e da cosa derivano.
• Ubicazione della capacità produttiva: ubicata in azienda o presso terzi? In aree geografiche facilmente accessibili? Prossime alla clientela di riferimento?
• La politica di manutenzione adottata: ci sono procedure che prevedono manutenzione costanti periodiche sugli impianti, come è gestita la manutenzione ordinaria e come la straordinaria.

9. Area attività e passività:
Attività
• Criteri di erogazione e gestione dei crediti: come vengono erogati (le modalità) e l’esistenza di eventuali procedure connesse alla loro organizzazione e gestione
• Principali immobilizzazioni: quante sono, che caratteristiche hanno → sono più immobilizzazioni materiali o immateriali?
Passività
• Adeguatezza per gli accantonamenti: fondi per rischi e oneri. Cercare di capire se a fronte di determinati eventi esistono adeguati fondi o strumenti a supporto della possibilità di verificarsi di quegli eventi
• TFR ed eventuali fondi integrativi
• Dati connessi ai fornitori: tipicamente caratteristiche condizioni e termini di pagamento (→si riaggancia all’area acquisti)

10. Analisi sugli agenti e sui soggetti terzi rilevanti per la società:
La società si può avvalere anche di soggetti terzi per la vendita: es. contratti di agenzia
• Principali contratti: termini e condizioni
• Aree geografiche presidiate

11. Parti correlate (in senso ampio): società target che ha serie di società site in territori differenti rispetto quello in cui risiede la società target.
• Operazioni con parti correlate: in queste rientrano anche i soggetti che hanno dei gradi di affinità con i soci, nonché i soggetti che hanno in essere vincoli contrattuali con l’azienda.
• Grado di dipendenza dalle parti correlate: es. un’azienda A che produce e vende nel mercato Europeo e B che compra da A e vende nel mercato Americano.
• Indicazione relativa ai prezzi applicati a queste operazioni: può capitare che per motivi di convenienza nonché volontà di spostare gli utili in Paesi a fiscalità agevolata vengono definiti prezzi non allineati al principio di libera concorrenza → queste operazioni sono oggetto di particolare attenzione non sono nell’ambito della due diligence ma anche nell’ambito dell’esame del bilancio.

12. Impegni, passività potenziali:
• Impegni contrattuali
• Operazioni fuori bilancio: come sono disciplinate
• Elenco delle cause in corso: potrebbero far emergere una passività potenziale che se diventa più che probabile richiede un accantonamento a fondo rischi.

13. Problematiche di carattere ambientale: la CRS è un tema che in una DD completa ha valore ma probabilmente lo ha di più in una DD strategica (soprattutto per aziende che operano in determinati settori es. smaltimento rifiuti)
• Politica sostenuta
• Costi sostenuti: in relazione alla gestione di questa tematica → impatti che l’attività aziendale comporta in termini di danni/rischi ambientali
• Impatto di cambiamenti legislativi
• Esistenza di passività potenziali legate a quest’area

14. Aspetti di natura fiscale:
• Sintesi della situazione fiscale: tutte le dichiarazioni dei redditi presentate, se sono state effettuate operazioni di condono
• Esame di eventuali accertamenti: se sono state fatte verifiche da parte delle Autorità Fiscali quali sono le risultanze che emergono da questi accertamenti?
• Trattamento delle operazioni inter-company e di operazioni straordinarie (effettuate dalla società)
• Perdite riportate
→ L’attività di DD si conclude con l’emissione della relazione che viene condivisa con il committente prima in tratta per raccogliere i commenti e poi per pubblicarla. Il committente può essere più in grado di fare considerazioni che potrebbero portare variazioni sulla volontà o meno di effettuare l’operazione, sia legate al prezzo dell’operazione sia legate al termine dell’operazione nonché ad eventuali garanzie che possono essere richieste a sostegno dell’operazione stessa.

Quindi tipicamente la Due Diligence ha un obiettivo principale soprattutto nella fase di pre-acquisitionquello di consentire di ridurre le asimmetrie informative in una fase di investimento: chi intende effettuare un’operazione di investimento commissiona un’attività di DD per comprendere meglio l’azienda che vuole acquisire e quindi per ridurre il contenuto di informazioni che l’acquirente ha a disposizione rispetto a quelle che ha il compratore.

Tratto da REVISIONE AZIENDALE AVANZATO - PARTE 2 di Mattia Fontana
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