Skip to content

CONSUMO E SOSTENIBILITA’

Consumo e sostenibilità


Analisi del consumo critico
Qual è il legame tra consumo e sostenibilità? Il tema del consumo critico nasce recentemente, alla fine degli anni ‘80, e fin dai primi momenti il consumo critico si presenta come una nuova area di studio, che si oppone alle tradizionali forme di approfondimento del consumo. Questi tradizionali filoni di studio sono:
- l’analisi del consumatore, o del comportamento di consumo: tema importante per economisti e psicologici, ancorato al comportamento individuale, all’idea di libertà e sovranità del consumatore: proprio per questo l’analisi del consumatore fornisce una serie di dati interessanti per decidere quale tipo di bene produrre, come presentarlo al mercato, e soprattutto come renderlo desiderabile agli occhi del consumatore. Non c’è spazio in questa prospettiva per il consumo critico;
- studia le valenze socio-culturali del consumo, si interroga sul significato dei beni e sulle motivazioni non strettamente utilitaristiche, cioè va a cercare tutte quelle ragioni per cui consumiamo che non sono direttamente collegate con la massimizzazione dell’utilità, con la funzionalità dei beni (va a vedere il significato simbolico dei beni, come i beni possano diventare testimonianza di uno stile di vita, strumenti di aggregazione sociale). E’ una prospettiva tipicamente sociologica ed antropologica, ed ha un largo interesse per l’analisi della cosiddetta domanda, perché si può capire che cosa domandano i consumatori, che cosa preferiscono, e lavorare così sull’interpretazione dei gusti personali. Anche qui non si ha spazio per lo sviluppo del consumo critico, ma ne ricava una serie di informazioni utili.
Sono filoni utili per capire le ragioni per cui si sviluppano sensibilità critiche e le conseguenze del consumo critico.
CONSUMATORE CRITICO = persona autoriflessiva. 
CONSUMO SOSTENIBILE = consumerismo di ispirazione ambientalista
Per consumatore critico si intende una persona autoriflessiva che ricerca occasioni per valutare, impegnarsi e soprattutto rivendicare il benessere di intere categorie. Ragiona in prima persona autonomamente sulle conseguenze delle proprie azioni, e in virtù degli esiti del ragionamento si impegna nella costruzione del benessere e soprattutto rivendica il benessere di una serie di categorie di soggetti. Sono tre capacità tipiche della persona:
- avere consapevolezza dei propri comportamenti, delle proprie scelte;
- assumere responsabilità concrete in vista di accettare, minimizzare le conseguenze delle proprie scelte;
- consumo politico, cioè il consumo che diventa leva per richiedere a terzi l’assunzione di precisi impegni: questi soggetti verso cui si rivendica la responsabilità sono le imprese e le istituzioni.
Abbiamo tante forme di consumo critico che si sviluppano in relazione ai problemi affrontati, ovvero a seconda della tipologia di commercio occulto che si va a valutare; il commercio critico si occupa del commercio occulto, cioè di tutti quei risvolti non visibili nel prezzo, sulle etichette o ricomprese sulle brochure informative.
Per consumo sostenibile si intende una particolare forma di consumo critico che ha a che fare con il cosiddetto consumerismo ambientalista, cioè con la richiesta di tutele, con l’assunzione di responsabilità verso l’ambiente; il consumo critico ha a che fare quindi con qualsiasi forma di commercio occulto che si possa immaginare; invece con consumo sostenibile si intende una particolare forma di consumerismo ambientalista attenta alla qualità dell’ambiente e che come tale riguarda il commercio occulto di beni ambientali.

Tratto da SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI di Andrea Balla
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.