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Assorbimento del calore da parte di solidi e liquidi

La capacità termica C di un oggetto (per esempio una lastra di marmo) è la costante di proporzionalità tra una certa quantità di calore e la variazione di temperatura che questo calore produce nell'oggetto. Quindi:
Q = CΔT = C(Tf-Ti)
dove Ti e Tf sono le temperature iniziali e finali dell'oggetto. Inoltre, due oggetti dello stesso materiale, per esempio marmo, avranno le capacità termiche proporzionali alla loro massa. È quindi utile definire una capacità termica per unità di massa o calore specifico c, che non si riferisce a un oggetto ma alla massa unitaria del materiale di cui l'oggetto è fatto. L'equazione precedente allora diventa:                                                      
Q = cm(Tf-Ti)
Il calore specifico dell'acqua è 4190 J/(kgxK). In molte circostanze, tuttavia, l'unità più conveniente per specificare la quantità di una sostanza è la grammo-molecola o mole (simbolo SI:mol), dove:
1 mol = 6,02x1023 unità elementari
della sostanza (o di qualsiasi sostanza). Quindi quando le quantità sono espresse in moli, il calore specifico deve coinvolgere le moli (invece della massa unitaria); esso viene allora chiamato calore specifico molare. Come sappiamo, inoltre, quando viene assorbito calore da un solido o da un liquido, la temperatura del campione non sempre cresce. Il campione può passare da una fase, detta anche stato, (cioè solido, liquido o gas) a un altra. La quantità di calore per massa unitaria che si deve trasferire affinché un campione subisca un cambiamento di fase completo è chiamata calore latente L. Allora, quando un campione di massa m subisce un cambiamento di fase completo, il calore latente trasferito è:                                   Q = Lm
Se il cambiamento di fase avviene dalla fase liquida a quella aeriforme (il campione deve in questo caso assorbire calore) o viceversa da gas a liquido (il campione deve cedere calore), il calore latente è chiamato calore latente di evaporazione, o semplicemente calore di evaporazione, LV. Per l'acqua alla sua normale temperatura di ebollizione,
LV = 539 cal/g = 40,7 kJ/mol = 2260 kJ/kg
Quando il cambiamento di fase avviene tra la fase solida e la fase liquida (il campione deve assorbire calore) o da liquido a solido (il campione deve allora cedere calore), il calore latente è chiamato calore latente di fusione, o semplicemente calore di fusione, LF. Per l'acqua alla sua normale temperatura di congelamento o di fusione,
LF = 79,5 cal/g = 6,01 kJ/mol = 333 kJ/kg

Tratto da FONDAMENTI DI FISICA di Domenico Azarnia Tehran
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