Skip to content

Il processo penale in Inghilterra


In Inghilterra il potere del re non fu mai assoluto, dapprima fu controllato dai baroni, che nel 1215 ottennero la Magna Charta libertatum, poi dallo stesso Parlamento.
In base alla Magna Charta "nessun uomo libero può essere arrestato o messo in prigione se non a seguito  di un giudizio dei suoi pari, reso nella forma legale secondo il diritto del paese".
Il processo penale inglese era basato su due istituti di importanza fondamentale: la giuria e i testimoni.
Esso seguiva le cadenze del processo romano del periodo della repubblica (processo popolare).
Una prima giuria, il Grand jury, decideva se l’imputato doveva essere rinviato a giudizio; una seconda giuria assisteva al pubblico dibattimento e decideva, con un verdetto non motivato, se l’imputato era colpevole.
Nel caso in cui fosse accertata la reità dell’imputato, il giudice togato stabiliva la pena.
Nel 1679 fu approvato dal Parlamento l’Habeas Corpus Act, che dava al giudice il potere di valutare la legittimità dello stato di detenzione di qualsiasi persona.
Nel 1689 fu approvato il Bill of Right, che contiene l’elenco dei diritti fondamentali, come quello spettante all’imputato di essere lasciato libero dietro pagamento di una cauzione.

Tratto da DIRITTO PROCESSUALE PENALE di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.