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La rivoluzione francese e l’evoluzione del processo penale


A seguito della rivoluzione, in Francia è stato accolto un ordinamento che ricalca alla lettera il processo penale inglese allora vigente.
Il decreto dell’Assemblea nazionale del settembre 1791 ha introdotto un sistema prevalentemente accusatorio.
Il processo penale risultava diviso in tre fasi: un’informazione segreta condotta dal giudice di pace, un’udienza segreta davanti al jury d’accusa, un’udienza pubblica davanti al jury del giudizio.
Il sistema nel suo insieme era sufficientemente garantista: ad una istruzione segreta seguiva un dibattimento in contraddittorio.
Il principale difetto di quel meccanismo processuale stava nell’ordinamento del PM: mancava un organo centralizzato che assumesse le iniziative di accusa e ne sostenesse la responsabilità in dibattimento.
Con il passaggio dal Direttorio al Consolato (1799) l’accusatore pubblico elettivo venne eliminato e fu sostituito da un “rappresentante del potere esecutivo presso il potere giudiziario”.

Tratto da DIRITTO PROCESSUALE PENALE di Stefano Civitelli
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