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L'analisi dei rapporti tra leggi e realtà sociale di Montesquieu

Montesquieu pone le basi per una scienza empirica della società. Mentre Vico pone lo sguardo al mondo classico egli analizza i rapporti che nei più diversi paesi intercorrono tra le leggi e la concreta realtà sociale. Estende l'arco dei suoi interessi verso il Giappone, la Cina, l'India ecc. e si serve dei metodi propri della ricerca empirica utilizzando tutto il materiale di cui potevano disporre gli studiosi di quel tempo: notizie storiche, relazioni dei viaggiatori, osservazioni sul terreno, dati statistici ecc. In "L'Esprit de lois", afferma che le leggi devono aderire allo spirito, cioè alle condizioni reali dei paesi a cui si applicano. Egli sottolinea la necessità di adeguare le norme positive al carattere generale di una società, la quale da un lato è concepita come condizionata dai suoi fattori naturali (clima, risorse della terra, ecc.) dall'altro come costituita da costumi, tradizione, religione, in breve dalle istituzioni sociali di cui quelle giuridiche non possono non tenere conto.
Il principio generale è che la legge è la ragione umana, in quanto governa tutti i popoli della terra e le leggi devono essere talmente adatte al popolo per il quale sono state fatte che è un caso raro che le leggi di una nazione convengano a un'altra.

Tratto da SOCIOLOGIA DEL DIRITTO di Alexandra Bozzanca
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