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Riarrangiamento dei geni del recettore per l'antigene nei linfociti B E T

I geni che codificano per i recettori per l'antigene nei linfociti B e T sono generati nei singoli linfociti dal riarrangiamento di segmenti diversi del gene che codifica per la regione variabile (V) con segmenti dei geni delle diversità (D) e/o quelli della ricongiunzione (joining) (J). Per ognuno dei geni che codificano per il recettore per l'antigene viene generato un nuovo esone riarrangiato mediante la fusione di un segmento del gene V, situato in posizione upstream, con un segmento downstream sullo stesso cromosoma. Questo peculiare processo di riarrangiamento selettivo è chiamato ricombinazione V(D)J ( i termini ricombinazione e riarrangiamento sono usati indifferentemente). Infatti, in aperto contrasto con le nozioni di genetica molecolare enunciate da Beadle e Tatum nel 1941, come l'ipotesi di “un gene-una proteina”, Dreyer e Bennett nel 1965 postularono che ciascuna catena anticorpale fosse in realtà codificata da almeno due geni, uno variabile e l'altro costante, e che i due geni si unissero fisicamente a livello del DNA o dell'RNA messaggero (mRNA) per dare origine alle Ig vere e proprie.

Tratto da IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE di Domenico Azarnia Tehran
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