Skip to content

Tipologie di montaggio e di raccordi



Il montaggio ha lo scopo di dare un’idea di linearità tra le singole inquadrature che tra loro non sono omogenee. Il raccordo si verifica quando si cerca di stabilire continuità tra due inquadrature diverse.
I raccordi ottici (iris, tendina, dissolvenza) sono legati all’estetica del cinema muto e sono funzionali alla creazione di un racconto esclusivamente attraverso lo strumento delle immagine.
Altri tipi di raccordo sono: - raccordo sull’asse (cioè quel tipo di montaggio che passa dalla figura intera al dettaglio e viceversa restando sullo stesso asse visivo); - raccordo sul gesto (un gesto iniziato in un’inquadratura e terminato in un’altra); - raccordo di direzione o di movimento (quando qualcosa o qualcuno esce da destra deve proseguire il suo cammino entrando da sinistra nell’inquadratura successiva); - raccordo sullo sguardo (mostra un personaggio che guarda in una direzione e nell’inquadratura successiva vediamo l’oggetto del suo sguardo. Due varianti: soggettiva e semi-soggettiva); campo-controcampo (tecnica utilizzata durante la fase di montaggio di un film, articolata in due distinte inquadrature speculari. Si tratta di uno degli effetti più usati nel linguaggio cinematografico. Di solito viene usato nei dialoghi e mostra alternativamente il primo e il secondo soggetto mentre parlano, o scambiano gesti e sguardi: al botta e risposta corrispondono le inquadrature dell'uno o dell'altro) Un tipico esempio di raccordo non regolare è il nero, legato però soprattutto alle avanguardie degli anni sessanta. Lo stacco netto invece pone un distacco tra un’inquadratura e la sua successiva.

Tratto da LA NASCITA DEL CINEMA di Marco Vincenzo Valerio
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.