Skip to content

L'attività agricola del 1500

L'attività agricola del 1500



Una percentuale altissima di persone era occupata nell'agricoltura, sia perché la domanda principale si è sempre concentrata sui beni alimentari, sia perché sino al 1700 inoltrato la produttività dell'agricoltura era scarsa, dunque per sfamare due o tre bocche erano necessari sette, otto contadini. Non stupisce dunque che la percentuale degli occupati in agricoltura andasse dal 65 al 90%. Il largo margine dimostra come la percentuale variasse da regione a regione. Ad esempio Venezia e Paesi Bassi, dotati di importanti porti, potevano comprare le granaglie da fuori risparmiando sulla manodopera agricola e indirizzando i lavoratori verso altri settori.
Quanto alle professioni e occupazioni del resto della popolazione, non è possibile fornire dati generali anche se i settori trainanti, dopo quello agricolo, erano generalmente quello della distribuzione degli alimenti e quello del tessile e vestiario. La struttura della domanda della società preindustriale emerge anche qui, dato che la produzione e la distribuzione dei beni fondamentali della vita quotidiana assorbe il 73% della popolazione. Non si può del resto fare una mappatura esauriente per settori di occupazione perché spesso le persone svolgevano più attivita adiacenti.
Oggi i documenti di cui disponiamo sono troppo scarsi per consentire una ripartizione completa della popolazione europea in epoca preindustriale a seconda del suo contributo al fattore produttivo lavoro.
Siamo ben informati sulle scuole dei nobili ma poco sappiamo sulle possibilità di istruzione della massa. Sappiamo che prevaleva una cultura prevalentemente orale per tutto il 1700 compreso, che ammetteva la democraticizzazione del leggere ma vedeva nel sapere scrivere una pericolosa minaccia per la secolare dominazione dell'oralità, e vedeva in chiesa, economia e stato, i tre agenti di alfabetizzazione, un pericoloso nemico.
In merito al rapporto tra struttura della popolazione e fattore produttivo “lavoro”, è chiaro come il processo lavorativo coinvolgesse solo una parte della popolazione, tra i 15 e i 65 anni, come oggi, anche se oggi è la percentuale degli over 65 ad essere notevolmente più alta, mentre in epoca preindustriale erano gli under 15 il 90% della fascia dipendente: ciò vuol dire che il lavoro minorile era una forma diffusa già prima della Rivoluzione Industriale.

Tratto da STORIA MODERNA di Gherardo Fabretti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.