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Farmacologia - Pagina: 125

rendimento, ovvero la pressione telediastolica ventricolare, la pressione di fine diastole, cioè la pressione di fine rilasciamento dove il ventricolo si riempie. In un cuore normale la curva di Starling ci descrive che all'aumentare dei valori di pressione telediastolica ventricolare aumentano i valori della gittata cardiaca; aumenta la gittata sistolica (volume di sangue in un battito) e aumenta n generale la GC, fino ad un valore massimo di pressione telediastolica ventricolare, al quale le fibrocellule cardiache sviluppano la massima forza. Dopo di che, se aumento ancora la tensione delle fibrocellule cardiache, cioè aumento il volume, superato questo valore l'aumento di pressione non corrisponde più all'aumento di GC. Ciò significa che esiste un valore di distensione delle cellule cardiache al quale sviluppano la massima forza di cui sono capaci. Nel cuore scompensato, a ugual valori di distensione delle fibrocellule, non corrisponde un aumento proporzionale di valori di GC come nel cuore normale. Infatti la curva di Starling descritta per un cuore scompensato è più bassa, cioè è spostata verso il basso e verso destra; quindi le fibrocellule del cuore scompensato non sono in grado di contrarsi come quelle di un cuore normale. Se trattiamo il cuore scompensato con digitalici, la curva di Starling torna verso l'alto e verso sn, ovvero verso valori più normali, più vicini a quelli descritti per un cuore normale. Effetti cardiaci dei glicosidi: aumento della forza di contrazione rallentamento del ritmo cardiaco e riduzione della velocità di conduzione attraverso il nodo AV, associato a un aumento della attività vagale (che sappiamo promuovere un effetto inotropo negativo sul cuore) l'eccesso di digitale (farmaco a basso IT) può portare a disturbi del ritmo: - blocco della conduzione AV - aumento della attività pace-maker ectopica, ovvero lo stimolo anziché nascere nelle cellule del nodo senoatriale nasce in altre zone del miocardio Se guardiamo il potenziale d'azione generato da una cella del nodo SA (vedi immagine sotto); si tratta di un potenziale instabile poiché è una cellula pacemaker, tende verso l'alto, verso potenziali più depolarizzati, perché il potenziale di riposo delle cellule del nodo SA è instabile. Nelle cellule del tessuto specializzato nella conduzione (apparato miofibrillare non ben sviluppato) il potenziale è caratterizzato da una depolarizzazione e una iperpolarizzazione. Se

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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