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I contenuti del livello analitico statale nell'analisi delle Relazioni Internazionali


Casella n. 6: livello analitico statuale + livello di concettualizzazione teorico
Lo Stato, visto dalla filosofia politica richiama la teoria della politica di potenza, che si sovrappone a quella anarchica. Questa teoria trova la sua sistematizzazione nella filosofia tedesca del XIX e del XX secolo. Sergio Pistone definisce la politica di potenza in questo modo: “Ogni Stato ha un’organica tendenza, nei rapporti con gli altri Stati, ad attuare con la forza la propria volontà. La politica di potenza non è affidata alla volontà dei governanti. Essa è una necessità per regolare i rapporti interstatali moderni”. Per Luigi Bonanate la politica di potenza non è una necessità irresistibile, perché si perderebbe la soggettività.

Casella n. 7: livello analitico statuale + livello di concettualizzazione storiografico
Questo approccio studia il collegamento tra le vicende della formazione dello S    tato e i rapporti con gli altri Stati, che avvengono attraverso la guerra. Tilly ha utilizzato una nuova espressione per esprimere questo concetto: “la guerra fece lo Stato, e lo Stato fece la guerra”. Questa frase ci fa capire quanto sia importante la guerra all’interno dello Stato: grazie ad essa, infatti, si sono venuti a creare, sia gli Stati nazionali in Europa, sia gli apparati burocratici al loro interno. Tuttavia non bisogna assolutizzare il ruolo della guerra.

Casella n. 8: livello analitico statuale + livello di concettualizzazione sociologico
L’immagine della “palla da biliardo” viene evocata, in questo caso, per studiare le componenti reattive della politica estera degli Stati. Questa sottolineatura non è marginale.

Casella n.9: livello analitico statuale + livello di concettualizzazione economico
Tale intreccio ha come punto di riferimento la teoria marxista. Partendo dallo sviluppo economico interno a uno Stato, possiamo dire che questa teoria ha dato origine allo Stato capitalista, il quale, adotta al suo esterno l’economia di potenza.  La portata di tale modello non deve essere trascurata, in quanto viene applicata allo scoppio delle guerre, che soddisfano il colonialismo territoriale e danno maggiore vigore all’economia. La nascita delle grandi potenze deriva da questa teoria.

Casella n.10: livello analitico statuale + livello di concettualizzazione politologico
Questo incrocio fa emergere due distinte problematiche: il “decision-making” e lo “Stato impermeabile”. Il primo tema si concentra sulle azioni effettivamente compiute dagli attori, valutando l’azione per quel che essa materialmente è, cioè il risultato di una decisione: ciò che conta sarà dunque analizzare come tecnicamente quella certa decisione sia stata presa. L’impermeabilità dello Stato è il risultato di un’impostazione filosofica condotta da J. Herz. Egli, è arrivato alla conclusione, che tale impermeabilità degli Stati, tende a proteggere le diversità di vita e di cultura, di tradizioni e di civiltà dell’umanità.

Tratto da ISTITUZIONI DI RELAZIONI INTERNAZIONALI di Fabrizio Calabrò
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