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"Nave sull'elba nelle brume del mattino" (Caspar David Friedrich)


Quest'opera riprende uno dei temi più cari al pittore, la nave, essa ricorre spesso, data l'origine del pittore in una città portuale.
A differenza di molte altre imbarcazioni, generalmente minuziosamente descritte in tutti i particolari, con altissimi alberi maestro che svettano, piene di vita, questa sembra quasi un vascello fantasma, con le vele ammainate che prosegue avvolto nella nebbia aurorale.
Tre quarti della rappresentazione sono occupati dall'acqua e dal cielo, dello stesso colore, fusi grazie alla bruma.
Anche quest'alba, come nell'opera precedente, è tipica dell'ambientazione nordica in cui manca l'imponente presenza del sole che spazza via con i raggi le cortine nebbiose, ma esso sembra nascondersi dietro.
L'immagine sembra bloccata, ovattata nell'immobilità, anche se si scorgono dei marinai che spostano delle casse, l'atmosfera resta comunque quasi incantata.
I colori dominanti sono due: il verde del prato con alcuni piccoli tocchi di fiori, il bianco-avorio dell'acqua, cielo e nebbia.
Il prato ricco di fiori sembra appartenere ad una stagione con una temperatura calda, primavera, massimo autunno, mentre il cielo e il resto ad una fredda, forse l'inverno.

Tratto da TANDEM di Elisa Giovinazzo
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