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L’ingresso in politica di Silvio Berlusconi, il G8 di Genova e la nuova formazione delle Brigate Rosse


L’elemento di maggior novità nello scenario politico italiano fu l’ingresso in politica di Silvio Berlusconi. Nel giro di qualche mese riuscì non solo a fondare un proprio movimento (Forza Italia) ma anche a costituire un cartello elettorale con la Lega Nord nell’Italia settentrionale (Polo delle Libertà), con Alleanza Nazionale nel centro-sud (Polo del Buon Governo). Sul fronte opposto il PDS riunì nel cartello dei Progressisti tutte le forze di sinistra. L’elezioni politiche del marzo ’94 decretarono il successo di Berlusconi, la vittoria dell’imprenditore fu attribuita soprattutto alla capacità di proporsi come l’unico in grado di sostituire il governo spazzato via da Tangentopoli. Nel maggio ’94 Berlusconi forma il nuovo governo con Lega, Alleanza Nazionale e CCD. A dicembre Berlusconi fu costretto a dimettersi e nel gennaio ’95 Lamberto Dini formava un ministero di tecnici con l’obiettivo di superare alcuni temi nodali come la riforma del sistema pensionistico. Intanto nel febbraio ’95 Romano Prodi si candidò ad antagonista di Berlusconi e a leader di una nuova alleanza di centro-sinistra: l’Ulivo. Nell’ottobre ’98 rifondazione comunista nega la fiducia al governo Prodi che fu costretto a dimettersi, si formò rapidamente un nuovo governo di centro-sinistra presieduto dal leader dei DS D’Alema (nuova denominazione del PDS). Le forze politiche si trovarono d’accordo solo in due occasioni: l’elezione di Carlo Azelio Ciampi a presidente della Repubblica nel ’99, e il sostegno al Kosovo contro la Jugoslavia.

Nelle elezioni del 2001 vinse la Casa delle Libertà (coalizione composta da Alleanza Nazionale, Forza Italia, CCD, CDU e Lega Nord), ma il governo incontrò presto una serie di difficoltà come l’uccisione di un manifestante durante il G8 di Genova nel 2001. Nel frattempo una nuova formazione delle Brigate Rosse che aveva già ucciso nel ’99 il giurista del lavoro Massimo D’Antona, uccise a Bologna nel marzo 2003 Marco Biagi, uno degli ispiratori della politica governativa nel settore dell’occupazione.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
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