Skip to content

La guerra in Iraq e la scia di attentati


Dopo aver rovesciato il regime dei talebani in Afghanistan gli USA volsero la loro attenzione sull’Iraq di Saddam Hussain: accusato di fiancheggiare il terrorismo internazionale e di nascondere armi di distruzione di massa.
Dopo un inutile negoziato tra ONU e Iraq, USA e GB lanciarono un ultimatum a Saddam: se non avesse lasciato il paese entro 48 ore avrebbero sferrato un attacco militare, il 20 marzo 2002 i primi missili USA colpirono Baghdad. Come nel ’91 la resistenza dell’esercito iracheno fu debole e male organizzata, il 9 aprile i Marines conquistarono la capitale, Saddam fuggì e il regime si sfaldò all’istante. Ma nonostante la cattura di molti tra i principali esponenti del vecchio regime e dello stesso Saddam nel dicembre 2003, i sostenitori dell’ex dittatore e i gruppi integralisti arabi diedero vita a numerosi attentati contro le truppe di occupazione (come avvenne il 12 novembre 2003 in cui morirono 19 italiani a Nassyria). L’11 marzo 2004 a due anni e mezzo dall’attacco alle due torri, Madrid venne colpita da uno spaventoso attentato che provocò 200 tra i passeggeri di diversi treni, l’attentato fu rivendicato dagli integralisti islamici che volevano punire la Spagna per il suo impegno in Iraq affianco agli USA. Il tutto accadeva tre giorni prima delle elezioni politiche spagnole che contro tutte le previsioni vennero vinte dai socialisti di Zapatero, che si erano espressi per il ritiro immediato dall’Iraq.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.