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Misura della temperatura: scala Kelvin

Il primo passo utile alla definizione di una scala di temperatura è la scelta di alcuni fenomeni termici riproducibili; quindi l'attribuzione arbitraria di una determinata temperatura nella scala Kelvin ai suddetti eventi termici. Questo significa che noi scegliamo un punto fisso standard. Potremmo ad esempio scegliere il punto di congelamento o di ebollizione dell'acqua, ma, per diverse ragioni tecniche, non conviene fare questa scelta. Scegliamo invece il punto triplo dell'acqua. L'acqua liquida, il ghiaccio solido e il vapor acqueo possono coesistere, in equilibrio termico, a un solo valore di pressione e di temperatura (in una cella in laboratorio). Secondo un accordo internazionale, al punto triplo dell'acqua è stato attribuito il valore di 273,16 K e indicato come punto fisso standard della temperatura per la taratura dei termometri. Ossia:
T3 = 273,16 K   (temperatura del punto triplo dell'acqua)
nel quale il pedice 3 ricorda semplicemente il punto triplo. Con il medesimo accoro si è anche stabilito che l'unità kelvin sia pari a 1/(273,16) della differenza di temperatura tra il punto triplo dell'acqua e lo zero assoluto.

Tratto da FONDAMENTI DI FISICA di Domenico Azarnia Tehran
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