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Rapidità, frequenza e rilevazioni puntuali del sondaggio


Attraverso il sondaggio si può fare ricorso alla consultazione dei cittadini con rapidità e frequenza altissime: i sondaggi consentono rivelazioni puntuali e sempre aggiornate di bisogni e tendenze, evitando scarti troppo forti fra classe politica e opinione pubblica. Si determina così, però, una difficoltà crescente per la pianificazione a lungo termine, soprattutto per le decisioni impopolari: l’immediata registrazione delle opinioni può tradursi in reazioni di ostilità, turbando il corretto funzionamento del sistema. La democrazia rappresentativa consentiva infatti di metabolizzare le decisioni impopolari e di rendere percepibili gli effetti delle politiche a lungo termine; con i sondaggi invece si rischia di cercare il consenso esplicitamente alla fine del proprio mandato, in vista delle elezioni.
Le tecnologie elettroniche rendono sempre più agevole il ricorso a sondaggi frequenti e generalizzati: si determina così uno spostamento d’attenzione dalle occasioni elettorali ai sondaggi, incidendo sul funzionamento dell’intero apparato istituzionale: i decisori politici finiscono col dipendere dall’esito dei sondaggi, e la legittimazione degli eletti risulta incrinata.
Torna un tema importante: chi sceglie argomento, modalità e tempi del sondaggio, e l’ampiezza e la composizione del campione? Queste sono le scelte che influiscono sull’esito del sondaggio stesso, sulle ripercussioni sull’opinione pubblica e sulla formazione della futura agenda politica.

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