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Connessioni tra il DMN e le reti del controllo attenzionale


Il DMN ha un legame particolare con le reti che regolano l'attenzione, in particolare con quella che sottende l'attenzione endogena e i processi di controllo esecutivo. Le aree coinvolte in tali processi, necessari al completamento di un compito cognitivo, vengono spesso in letteratura raggruppate in un'unica rete, definita in genere Central Executive Network (CEN) o Executive Control Network. Il CEN comprende aree che regolano l'attenzione sostenuta e l'attenzione endogena (la rete fronto-parietale dorsale di Corbetta e Shulman), ma anche altri processi cognitivi superiori come la memoria di lavoro, la pianificazione, la selezione e la soppressione della risposta. Essa comprenderebbe, oltre alle aree appartenenti alla rete dorsale, la corteccia prefrontale dorsolaterale (PFDL) e la corteccia parietale posteriore.

Il DMN e il CEN sembrano essere anti-correlati, ciò significa che all'attivazione dell'uno corrisponde una sincronica de-attivazione dell'altro e viceversa. In concomitanza dello svolgimento di un determinato compito cognitivo, infatti, si assiste all'attivazione delle aree del CEN e alla corrispettiva estinzione del DMN, e tale scambio è tanto più pronunciato quanto più il compito richiede sforzo cognitivo.

Il DMN è quindi strettamente legato ai network attenzionali e alle aree deputate al controllo esecutivo (CEN), e il passaggio fluido dall'uno all'altro è un importante prerequisito affinché il soggetto riesca a passare dal pensiero spontaneo rivolto verso di sé, all'attenzione verso l'esterno e al comportamento finalizzato a uno scopo.


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