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I discepoli di Sais: sfondo culturale e filosofico

Gli anni di Freiberg

Novalis è a Freiberg nel 1765. è il primo istituto minerario del mondo: come piano di studi accanto alle scienze naturali affianca materie tecniche economiche e giuridiche, oltre che esercitazioni sul campo. Conosce Lampadius, fondatore della mineralogia e della geologia sistematiche. Ancora depresso per la morte di Sophie, studia Hemsterhuis  e Kant. Conosce Werner, con cui fa amicizia.

La poesia, sintesi tra filosofia della natura e sapere scientifico

Le scienze iniziano ad acquisire autonomia: la natura diventa oggetto di osservazione scientifica, ricerca un metodo e non più un ontologia;la natura diventa un sistema regolato da leggi esprimibili matematicamente.
a.    lo scienziato:  le scienze sono autonome e distinte;
b.    il filosofo: il sapere deve essere integrato, le scienze devono avere un fondamento teoretico-filosofico. Bisogna recuperare il nesso che unifica il sapere. Mistica della natura, espressione di Dio e dotata di anima. Somiglianza tra uomo e natura per cui egli può partecipare alla sua essenza.
Si cerca di superare questa contrapposizione in una sintesi superiore. Non soddisfatto di Kant (fenomeno diverso da cosa in sé, non conoscibile dalla ragione). Esiste un organo metafisico che garantisce la possibilità di unioni al di là del tempo e dello spazio,consentendo di scoprire l’aspetto morale dell’universo, cioè l’ordine segreto e l’armonia del cosmo. È la via che permette l’accesso all’incondizionato. Moralizzare le scienze equivale a poetizzarle: l’organo morale è infatti la poesia (c).
La poesia è lo strumento che permette alle scienze di superare i loro limiti ed è lo scopo a cui tende la filosofia; coglie aspetti che sfuggono ad entrambi.

Il ruolo della dialettica

Tra fenomeno e cosa in sé, tra Io e mondo c’è un processo dinamico,il cui fine è una sintesi che permetta il recupero del senso originario.
Il poeta è un idealista magico: opera con pensieri e cose trasformando gli uni nelle altre e viceversa, attingendo alla forza della fantasia.

Il ruolo dell'analogia

L’uomo da un’iniziale stato di natura è passato all’opposizione e ora cerca la sintesi (Hegel). Prima stato di armonia tra uomo e cosmo, poi uomo si è contrapposto a natura rompendo l’equilibrio ( Io contro Non-Io di Fichte).
Il poeta coglie le tracce dell’età dell’oro scorgendo i segni del cambiamento futuro: è mago e profeta. Il suo strumento è l’analogia: coglie elementi simili tra cose ed eventi diversi.

Il romazo e la fiaba

Anche la poesia è dialettica: nel primo periodo la forma è irrilevante rispetto al contenuto, poi la forma assume importanza propria (dal geroglifico al linguaggio).
Geroglifico unifica comunicazione,linguaggio e poesia, separandoli nascono il linguaggio, la filosofia e la poesia.
Il romanzo è la vita, la realizzazione di un’idea. Deve essere poesia, strumento di conoscenza della vita e del mondo.
Il poeta perviene alla conoscenza più elevata, in cui tutto è unito e trasceso in una sintesi superiore,trovando tracce dell’assoluto in tutto.
La poesia è la strada per la conoscenza somma dell’assoluto e dell’infinito e la strada attraverso cui essi si trasmettono: è meta e via insieme.
Espressione più perfetta della poesia è la fiaba, per potenza espressiva e suggestione del mito nella capacità di evocare il senso nascosto del tutto.

Tratto da NOVALIS di Federica Maltese
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